Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra dei rifiuti puzzolenti dell'olio. Il marinaio assaggia, e trova che è roba atroce e rinuncia a requisirla. Passa alle altre piscine; ma ormai il palato gli si è sciupato senza che egli se ne renda conto. Per conseguenza trova che l'olio cattivo di tutte le piscine successive è finissimo, e lo requisisce a 300 lire il quintale, prezzo di calmiere. Il commerciante guadagna a un tratto 200 mila lire mentre l'on. Canepa s'immagina che tutto il suo lavoro serve a combattere gli... speculatori. In un'altra città delle Puglie un commerciante fu nominato commesso della Marina per l'acquisto dell'olio, col premio favoloso di 5 lire a quintale, mentre la provvigione non raggiunge quasi mai sul mercato libero due lire a quintale, ed è gravata dalle multe per il caso di ritardo nelle consegne, caso che nelle condizioni attuali non si può avverare. Tutto per combattere la speculazione! Molte partite di olio sono chiuse da mesi e mesi nelle p1scme sotto i suggelli delle autorità militari: e ai legittimi proprietari non è dato il loro olio; e nessuno pensa né a rjtirar l'olio, né a pagarlo; e si tratta di somme ingentissime, di cui alla loro volta molti commercianti sono debitori alle banche, e sulle quali gravano gl'interessi. Ma tutto questo alla burocrazia dell'on. Canepa non importa. Essa è convinta di combattere la speculazione; nessun ostacolo c'è al suo strafare; e di ciò si appaga. E ora? Il resultato di questa tragedia commerciale, è che il commercio dell'olio è del tutto disorganizzato. I negozianti hanno rinunziato per la prossima campagna olearia a ritornare al lavoro. La funzione del commerciante è cos1 soppressa. E l'on. Canepa può vantarsi di avere riportata una grande vittoria contro il "parassitismo degl'intermediari." Ma l'on. Canepa ha pensato ad organizzare il commercio di Stato per la prossima campagna olearia? E riescirà ad organizzarlo? Badi bene l'on. Canepa, che nel prossimo autunno egli si troverà di fronte, non ai commercianti grossisti, che avevano già compiuto tutto il lavoro piu complicato e piu delicato delle contrattazioni coi piccoli produttori nei giÒrni della raccolta, quando l'on. Canepa saltò loro addosso. L'on. Canepa avrà da fare con la moltitudine oscura dei piccoli proprietari, che usano vendere olive in natura, ovvero ·che usano portarle ai frantoi per vendere l'olio non appena torchiato, e avranno bisogno di essere pagati a pronta cassa. Ha pensato l'on. Canepa ad organizzare il lavoro in vista di queste necessità? Riescirà ad organizzarlo? Sarebbe possibile organizzarlo? Poiché è bene non farsi illusioni: se lo Stato non potrà comperare le piccole partite direttamente dai piccoli produttori, certo si formerà la classe degl'intermediari BibliotecaGinoBianco
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