Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra Anzitutto, l'ente deve ottenere, di diritto o di fatto, una pos1z10ne di monopolio. Il signor Vergnanini nella sua intervista ha affermato il con• trario; secondo lui - beato lui! - il nuovo ente deve agire nel campo della concorrenza! Se questo signore si è mai occupato di cooperazione in vita sua, deve sapere, come noi sappiamo, che la cooperativa privata, e a piu forte ragione una cooperativa statale, è un intermediario piu costoso della impresa privata. Il che è vero di regola, anche quando si verificano le altre condizioni che sono necessarie allo sviluppo della cooperazione privata e pubblica. Punto non è vero che la costituenda Federazione sopprimerà l'inter• mediario; essa non è che un sistema di intermediari. Ente nazionale, ente regionale, ente provinciale, ente comunale ... Si tratta di una catena di in• termediart burocratici piu costosi, che prende il posto di una catena di inter• mediari privati piu economici ... Se le due organizzazioni operassero in concorrenza, quella statale sa• rebbe nata morta. Per vivere deve godere di privilegi speciali ed esclusivi, che le permettano di nascondere la propria inferiorità economica dietro visi• bili o invisibili estraprofitti di monopolio. Il pubblico pagherà prezzi piu alti, perché deve coprire spese maggiori. Un eventuale prezzo piu basso non potrà essere che fittizio; se il pubblico non paga il prezzo corrente nel momento in cui compera la merce, vuol dire che dovrà rifondere le differenze come contribuente. Contro quali classi è fatto il monopolio dei consumi'? Si è creduto finora che la classe piu direttamente colpita dal monopolio _dei consumi è quella piu numerosa degli esercenti. Ma ciò non è esatto. Il monopolio dei consumi intende sopprimere il grossista, il primo e piu grande intermediario che si pone tra il produttore e il dettagliante, cioè il capitalista che libera il produttore di tutta la produzione al momento del raccolto e si addossa l'onere dell'attesa e della conservazione del prodotto e il rischio delle oscillazioni dei prezzi nel tempo e nello spazio. Contro il grossista si lanciano le piu viete accuse di speculazione e di parassitismo, su cui si fondano le facili illusioni delle piu facili statizzazioni e delle cooperative, che, mancando spesso delle volute condizioni per vivere, seminano gli insuccessi, che tutti conosciamo. Su questo binario s'incammina la Federazione degli enti dei consumi. Essa dovrebbe sopprimere la classe dei commercianti di generi alimentari, e mettere se stessa in rapporto· diretto ed esclusivo, coi produttori, per com• perare o reqmsire. Al polo opposto del produttore sta il consumatore, con cui l'ente do. vrebbe logicamente pur mettersi in rapporto diretto; ma non pare che esso 410 BibliotecaGino Stanco
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