Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra modaccio proprio, sfruttando senza seccature, con l'aiuto del Governo, il mercato interno. Ma questa spiegazione non sarebbe sufficiente. Non tutti gl'industriali sono parassiti e poltroni, e molti noi ne conosciamo che sentono il peso di certi sistemi restrittivi e amerebbero liberarsene. Ma anche questi industriali, veramente moderni, si trovano di fronte ai siderurgici, padroni del Governo, i quali offrono loro di rifarsi, a spese dei consumatori, per tutti i favori, che la siderurgia ottiene nel nostro sistema doganale a spese della industria meccanica. Per rifiutare questo patto, bisognerebbe che i meccanici vedessero nel paese un movimento politico antiprotezionista abbastanza forte e tenace per mettere in dubbio la onnipotenza politica dei siderurgici. Ma questo movimento finora non c'è stato perché i partiti democratici, che avrebbero dovuto fare la campagna antiprotezionista, si rifiutano di farla, essendo i loro deputati e giornalisti quasi tutti o incapaci di comprendere gli elementi del problema o pagati per non comprenderli. Che meraviglia, in queste condizioni, se i produttori di macchine, da gente pratica, la quale non intende compromettere i suoi interessi per i begli occhi di un'idea, pieghino verso l'alleanza siderurgica? Accordarsi con un prepotente per saccheggiare un terzo, sarà sempre piu " pratico " che lasciarsi saccheggiare dal prepotente per uno scrupolo di onestà. Il giorno, invece, che un forte movimento antiprotezionista si determinasse in Italia - e può determinarsi, solo che la massa dei partiti democratici arrivasse a capire la necessità di sbarazzarsi di molti suoi condottieri, rammolliti o venduti, - in quel giorno il blocco protezionista comincerebbe subito ~ sfaldarsi e a disorganizzarsi. I gruppi, i quali - a somiglianza dei produttori di macchine - non hanno nessun vantaggio dal protezionismo, anzi ne sono cosf danneggiati da dover invocare compensi in ulteriori forme di protezione, non tarderebbero ad abbandonare l'alleanza coatta, in cui sono complici e vittime. Ben presto i veri e propri protezionisti - siderurgici, zuccherieri, cotonieri, gianicultori in grande - apparirebbero quali realmente sono: un piccolo· gruppo di masnadieri, che soffocano la vita economica e inquinano la vita politica della nazione. E la demolizione del feudalismo doganale si rivelerebbe impresa assai meno difficile che non appaia ... finché nessuno s1 muove. {Da "L'Unità," 6 aprile 1917, firmato: L'UNITÀ.] BibliotecaGinoBi•anco
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