Siderurgici e meccamct aumentando per l'industria meccanica il prezzo della materia prima, ne ostacola lo sviluppo: perché l'industria meccanica o non è compensata con una protezione di secondo grado per il costo artificiosamente elevato del ferro di prima lavorazione dovuto alla protezione siderurgica: e allora non può sostenere la concorrenza dell'industria meccanica estera, che ottiene la materia prima piu a buon mercato; - oppure ottiene questa protezione di secondo grado: e allora il piu alto prezzo dei prodotti meccanici limita sul mercato interno l'impiego delle macchine nell'agricoltura e in generale in tutte le industrie che hanno bisogno di macchine. Il problema dello sviluppo dell'industria meccanica ha un'enorme importanza anche per la difesa militare. L'esempio di questa guerra ci dimostra che i paesi, i quali hanno una sviluppata industria meccanica di pace, possono, da un momento all'altro, trasformare la loro industria di pace in industria di· guerra. Questo è quanto dire che, anche nell'interesse della potenza militare di un paese, è necessario che questo paese abbia una ricca industria meccanica. Ma una ricca industria meccanica non si può sviluppare se non si mette in grado di ridurre al minimo assoluto il costo di produzione; ora uno degli elementi per ridurre il costo è quello di avere la materia prima al massimo buon mercato. Il protezionismo siderurgico, dunque, è una vera e propria opera di alto tradimento: 1° perché esaurisce durante la pace le ri~erve minerarie, di cui il paese può avere bisogno in caso di guerra; 2° perché ostacola, durante la pace, lo sviluppo di quella industria meccanica, che il paese ha bisogno di tenere sempre pronta, per trasformarla in strumento di prodotti militari in caso di guerra. La storia di" un laminatoz·o Per chiarire la nostra idea, prendiamo un esempio concreto da una memoria presentata nel 1914 dalla "Società Meccanica Lombarda" al Congresso Nazionale delle Società commerciali, tenuto a Roma. Secondo questa memoria, le macchine agrarie prodotte in Italia sono protette con dazi, che variano da 4 a 9 lire al quintale, mentre per la loro costruzione occorrono prodotti siderurgici, che pagano un dazio da 7 a 9 lire al quintale. Cos1 per tutte le altre macchine i dazi protettori, che variano da 6 ad 8 lire al quintale, non compensano la somma dei dazi, a cui sono soggette le materie prime impiegate. Facendo la distinta minuta dei materiali occorrenti per la fabbricazione di un laminatoio a cilindri ed applicando sulle singole quantità il dazio, che i materiali stessi debbono assolvere, si ha il. seguente risultato: Biblioteca Gino Bianco
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