Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

I carri ferroviari per favorire il ritorno alla situazione parlamentare od elettorale che le gior• nate popolari del maggio disfecero. È il ritorno a Giolitti, che si vuol mascherare col ritorno a Cavour. È il ritorno nella Triplice alleanza, che si vuol ottenere col ritorno alle pure tradizioni parlamentari. È il ritorno al "parecchio," che si vuole preparare col ritorno ~Ilo Statuto. Naturalmente, ottenuto il ritorno, Cavour sarà mandato in soffitta insieme a Carlo Marx. Passata la festa, gabbato lo santo. La discussione non è fra scrupolosi conservatori e sbrigliati pervertitori delle buone norme costituzionali: queste erano morte da un pezzo assai prima della guerra, e non certo in questo momento possono essere restau- · rate. La discussione è fra coloro, che avendo voluto la guerra, la imposero alla maggioranza parlamentare, e intendono che sia continuata, fino a quando i fini di essa non sieno conquistati; e la maggioranza parlamentare, che non voleva la guerra e la subf. Questo è il punto. Tutto il resto è polvere negli occhi e inganno volgare. [Da "L'Unità," 26 gennaio 1917, firmato: L'UNITÀ.] I carri ferroviari L'Unità deve ringraziare vivamente il N oncollaboratore, 1 funzionario delle Ferrovie dello Stato, che ha voluto difendere l'amministrazione ferroviaria dalle accuse, che sull'Unùà del 23 febbraio le moveva un modesto manovale della stazione di Firenze per la scarsezza dei carri ferroviari. La difesa del Noncollaboratore, infatti, ci ha procurato delle notizie preziose e di sicurissima esattezza sulle responsabilità delle Ferrovie dello Stato nella attuale paralisi del traffico ferroviario. Si tratta di responsabilità personali gravissime, che confinerebbero addirittura coll'alto tradimento, se quando si tratta di burocrazia non si avesse ·il dovere di pensare, fino a prova contraria, a fenomeni di stupidità piu che di malvagità. Il Noncollaboratore, dunque, volendo scagionare la burocrazia della scarsezza di carri, ci scrivev.a: 1 Con lo pseudonimo di " Non collaboratore" si era presentato, su "L'Unità" del 30 marzo 1917, un anonimo funzionario delle Ferrovie dello Stato. [N.à.C.] 399 BibliotecaGirioBtanco

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