Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra rediviva esempio molti clericali francesi dopo le esortazioni di Leone XIII e parecchi democratici cristiani italiani - e clericali leccazampe della monarchia, come per esempio gli scrittori della Lega Lombarda 2 ; e d'altra parte vi sono degli anticlericali monarchici - per esempio l'eccellenza Fortis 3 e degli anticlericali repubblicani, per esempio Alberto Mario. 4 E il fatto che alcuni repubblicani sono' anticlericali non deve impedire a voi cattolici di essere repubblicani; come l'essere noi socialisti anche repubblicani, non deve impedire al Pantaleoni e al Pareto 5 di esser repubblicani. - Ma allora a che cosa si riduce la repubblica? a una questione di forma? - Cari signori; la repubblica è un terreno neutro, su cui tutti 1 partiti possono incontrarsi e combattersi onestamente e civilmente. In regime repubblicano tutti i partiti valgono per quello che realmente valgono e né possono aspettarsi aiuto da alcuna autorità suprema irresponsabile né hanno da temere che a un tratto intervenga nella lotta questa autorità a sostenere gli uni e a sopraffare gli altri. Per noi repubblica significa suffragio universale e libertà politica illimitata, governo delle maggioranze e rispetto alle minoranze. Certo se la repubblica non dovesse aver per base il suffragio universale e la libertà politica illimitata, non sarebbe il caso di preferirla ad una monarchia costituzionale sia pure a base di stati d'assedio. Ma qualora la repubblica fosse sinonimo di libertà assoluta, né noi combatteremmo una repubblica, in cui avessero per il momento la prevalenza i clericali; né voi avreste ragione di combattere una repubblica, in cui avessero la prevalenza gli anticlericali; a patto che il partito prevalente lasci alla minoranza tutte le libertà politiche, servendosi delle quali essa possa conquistare o prima o poi la maggioranza. La repubblica non è questione di forma; è questione di ari·a. Ecco quel che avremmo risposto noi socialisti alla Unità Cattolica. Ci sono invece dei repubblicani i quali, se trovassero una monarchia costituzionale la quale distruggesse sul serio l'odiato Vaticano, la preferirebbero anche a una repubblica in cui una maggioranza cattolica avesse legalmente conquistato il governo. Noi crediamo invece che in questo momento storico l'anticlericalismo a tutti i costi non faccia nessun danno al partito clericale, danneggi l'idea repubblicana e avvantaggi solo il partito reazionario-liberale. [Dall' "Avanti!," 13 aprile 1899, firmato con tre stelle.] 2 " La Lega lombarda. Giornale politico quotidiano " usci a Milano dal 1886 al 1907. [N.d.C.] 3 Fortis Ales~andro (184~-1909}, deputato di Forli e Poggio Mirteto per le legislature x;1v-~XIII; daJ?pnma repubbli?a~o mazziniano si accostò, in seguito, ai monarchici costituz10nah. Fu presidente del Cons1gho dal 28 marzo 1905 a11'8 febbraio 1906. [N.d.C.] 4 Mario Alberto (1825-1883), patriota e scrittore, repubblicano seguace di Cattaneo. [N.d.C.] 5 Pantaleoni Maffeo (1857-1924), economista assai noto e uomo politico; dapprima radi• cale, fu poi nazionalista. Pareto Vilfredo (1848-1923), insigne economista. [N .d.C .] 20 BibliotecaGinoBianco

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