Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra La fine del controllo parlamentare Le crisi ministeriali sono la forma piu appariscente della miseria, a cui le istituzioni parlamentari sono state ridotte in regime frassatiano. Ma, dopo tutto, ci può essere un regime rappresentativo, in cui i ministeri sieno scelti dal capo dello Stato indipendentemente dalla designazione parlamentare, ma il controllo della Camera elettiva sugli atti del governo funzioni in maniera efficace. Qui è stato il baco peggiore del regime giolittiano: l' abolizione di ogm· serio controllo parlamentare. Ridotto a nulla con abili trucchi di regolamenti il diritto d'interpellanza; inceppato in ogni maniera il diritto di interrogazione; costituita la maggioranza della giunta del bilancio coi piu cretini e coi piu farabutti fra i deputati; corrotti, uno per uno, quasi tutti i deputati socialisti e repubblicani e radicali con favori elettorali e personali; utilizzate le commissioni parlamentari e non parlamentari per mantenere giorno per giorno coi gettoni di presenza una caterva di morti di fame, senza altro mestiere all'infuori di quello di deputato; presentati alla Camera, con la complicità della presidenza, i disegni di legge, in blocco, a centinaia, alla rinfusa coi bilanci, nelle ultime settimane del giugno, in modo che sotto la sferza del caldo ogni discussione fosse impossibile, e si dovesse inghiottire in blocco ogni cosa; che cosa è stata la Camera, per tanti anni, se non una vecchia ciabatta incapace di fare il bene, incapace di impedire il male? Solo, di tanto in tanto, un sussulto di malcontento bruto fra i deputati, o un'agitazione violenta del paese faceva sentire che le cose cosf non potevano andare. E allora l'on. Giolitti scappava con una crisi extraparlamentare, lasciava che altri gli cavasse la castagna dal fuoco; e non appena gl'imbarazzi erano terminati, ritornava con la faccia piu tosta di questo mondo a spadroneggiare. E Cavour dormiva a Santena, senza che nessun senatore Frassati sentisse il bisogno di gemere sulla sua prematura scomparsa. Le elezioni Se non c'inganniamo, la sincerità delle elezioni sarebbe la base del sincero funzionamento delle istituzioni parlamentari. A quel che sembra, il senatore Frassati non ha mai saputo nulla di quel che è avvenuto, per esempio, a Cuneo nelle elezioni dell'ottobre 1913, per impedire la vittoria dell'on. Galimberti, e per fare entrare alla Camera uno dei tanti deficienti, il cui solo merito è quello di essere un sordomuto giolittiano. E non parliamo di avvenimenti elettorali piu lontani dalla città, in cui si stampa il giornale del senatore Frassati, perché sarebbe assurdo pretendere che sia 394 Biblioteca Gino Bianco
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