Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente Fra quindici giorni, tutti i droghieri che hanno portato in trionfo i questurini, perché temevano di vedersi rotte le vetrine, avranno dimenticato lo sciopero, perché dovranno andare a pagare il bimestre della ricchezza mobile, e sentiranno i loro precordi palpitare di rinnovato malcontento democratico. · E il popolo italiano ritornerà ad essere quel fanciullone che è sempre stato. Solamente, noi vorremmo rivolgere una parola amichevole ai· consiglieri e alle guide di questo fanciullone: non a quei consiglieri e a quelle guide, che mentre il paese tumultuava, cercavano affannosamente nei telegrammi il morto su cui sarebbe traboccato il ministero Salandra e su cui avrebbe potuto elevarsi il ministero Labriola-Orlando 3 ; ma a quei socialisti rivoluzionari, che come Benito Mussolini 4 sono rivoluzionari sul serio, e parlano come pensano, e operano come parlano, e perciò portano in sé tanta parte dei futuri destini d'Italia. I tumulti dei giorni scorsi sono il segno di una crisi, di cui noi stessi - i pessimisti, i brontoloni, i rompiscatole eterni - ignoravamo la larghezza e la profondità. Quei tumul'ti si rinnoveranno. Occorre che non avvengano piu invano. E anche nella ipotesi che non avvengano piu, il pericolo che essi avvengano è necessario che sia utilizzato. Ora né nuovi tumulti avverranno utilmente, né il pericolo di essi può essere utilizzato, se non si presenta alle folle un programma di conquiste immediate d'interesse generale: salvo il caso che esse non desiderino altro che una repubblica con quella presidenza e vicepresidenza, di cui abbiamo innanzi parlato; nel qual caso noi dichiariamo che ci faremo ammazzare sulle barricate in difesa di Vittorio Emanuele III. Oggi il solo modo di essere rivoluzionari, è quello di essere riformisti: beninteso> che per rivoluzione s'intenda una cosa seria, e per riformismo non s'intenda quello dell'on. Vito De Bellis. [Da· "L'Unità," 19 giugno 1914, firmato: L'UNITÀ.] 3 Labriola Arturo, deputato di Napoli VI e Napoli per le legislature XXIV-XXVI, socialista indipendente e teorico marxista ·aderi nel 1915 al partito socialista riformista. Orlando Vittorio Emanuele (1860-1952), deputato di Partinico e Palermo per le legislature XX-XXVI, piu volte ministro e presidente del Consiglio nel 1918-1919; giurista, liberale costituzionale. [N.d.C.] 4 Benito Mussolini, allora esponente del socialismo rivoluzionario, aveva preso vivacemente la difesa dei moti romagnoli. [N.d.C.] 384 BibliotecaGinoBranco ·

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