ll ministero " conservatore " E se "democratica" è la causa, oerché dev'essere "reazionario" l'effetto? Cosf ragioniamo noi, perché -non siamo giolittiani. E appunto perché non siamo giolittiani, noi vorremmo che la lotta dei partiti democratici contro il ministero Salandra, fosse ingaggiata precisamente su quei punti, in cui la politica dell'on. Salandra è la continuazione e la conseguenza obbiigata della politica dell' on.. Giolitti. Bisognerebbe combattere tenacemente la politica estera dell'on. Di San Giuliano, e rifiutare tutti gli aumenti di spese militari che sono richiesti da questa politica estera. Bisognerebbe esigere la massima chiarezza dei bilanci e una inchiesta immediata su le spese della Libia. Bisognerebbe combattere intransigentemente qualunque nuova tassa, il cui provento vada ad aumentare le entrate fiscali, anzi che a procurare una piu equa redistribuzione delle entrate fra gli enti locali e lo Stato. E bisognerebbe spingere avanti a tutto vapore la campagna contro il protezionismo. Il gruppo politico, il quale assumesse quest'atteggiamento veramente democratico, cioè avverso non solo all'on. Salandra, ma anche all'on. Giolitti, e in generale a tutta l'attuale politica estera ed interna italiana, si condannerebbe per alcuni anni all'isolamento nell'ambiente parlamentare. Ma renderebbe impossibile il ritorno dell'on. Giolitti; costringerebbe a rimanere un po' in sordina le tendenze imperialiste; e preparerebbe nel paese una nuova situazione politica, i cui effetti si vedrebbero alle future elezioni generali. Il guaio è che una tattica di questo genere richiede, in chi deve attuarla, uno stato d'animo intransigentemente antigiolittiano, e democratico sul serio. Ma fuori dei socialisti ufficiali - e anche fra questi occorrerebbe fare una larga discriminazione! - e salvo tre o quattro riformisti e indipendenti, dove trovare fra i deputati della Estrema Sinistra... storica gli antigiolittiani e i democratici sul serio? Eppure pochi uomini, nella fiacchezza e insincerità universale, potrebbero oggi fare miracoli, solo che volessero e sapessero. Volessero, cioè, spingersi avanti in una lotta senza quartiere contro gl'interessi centrali del giolittismo; e sapessero resistere alla manovra accerchiante della " democrazia " giolittiana, che tende a distrar.re la lotta dal terreno, su cui l'on. Giolitti non può essere discorde dall'on. Salandra, per concentrarla su quei soli punti, su cui l'on. Giolitti possa, quando ne abbia voglia, dichiararsi dissenziente dal!' ori. Salandra e riafferrare il governo come condottiero della "democrazia" piu vera e maggiore. Il trucco del divorzio è precisamente la base di questa manovra. [Da "L'Unità," 27 marzo 1914, firmato: L'UNITÀ.J Bib[iotecaGinoBianco
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