Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

li ministero " conservatore ., scritto sulla crisi e su ciò che i socialisti veramente antigiolittiani dovrebbero fare per non lasciarsi sfruttare dagli affaristi del giolittismo. La chiave della soluzione è nelle mani dei socialisti ufficiali. Essi possono oggi stroncare a morte il giolittismo, oppure assicurargli altri dieci anni di vita. Per ottenere questo secondo resultato, non devqno fare altro che essere intransigenti con l'on. Sonnino cosf come il giornale di Rolandi-Ricci desidera. Postilla N° 2 L'Avanti!, che ci raggiunge mentre correggiamo le bozze, dichiara che per il Partito· socialista non c'è che una tattica sola: continuare nell'opposizione, tenace e combattiva, · contro Giolitti, contro Salandra, contro Sonnino, contro chiunque. Dobbiamo riconoscere che quest'atteggiamento è perfettamente coerente alla teoria socialista rivoluzionaria. Noi non accettiamo questa teoria; ma ci è forza ammettere che, stabilita quella teoria, la opposizione a qualunque ministero è una conseguenza necessaria. E poiché noi non dubitiamo che i socialisti rivoluzionari rimarranno sempre fermi a questo punto di vista, di fronte a chiunque, ne consegue - se i deputati socialisti ufficiali agiranno con la stessa coerenza dell'Avanti! - che l'Italia è entrata con la crm attuale in una fase di lungo e penoso confusionismo, e probabilmente anche di lotte interne violentissime. Da questi contrasti che si avvicinano, uscirà - noi crediamo - alla fine la prevalenza di un partito conservatore. Non ce ne spaventiamo. Anzi la desideriamo, perché siamo sicuri che essa non sarà mai dannosa al paese come è stato il giolittismo, e costringerà i partiti democratici a uno sforzo definitivo di epurazione e di riorganizzazione. Allo stesso risultato si arriverebbe, dopo tutto, anche attraverso a un ministero provvisorio Sonnino-Bissolati, a cui succederebbe presto un puro ministero Sonnino: solo ci s1 arriverebbe senza scosse rivoluzionarie, e senza inutili sperperi di energie. Ma in politica bisogna accettare i fatti come sono. Non ci resta, quindi, se non augurare che l'Avanti! vegli sempre accuratamente affinché la intransigenza rivoluzionaria di tutti i deputati non pieghi mai. Il giorno, in cui vi fosse un momento solo di condiscendenza verso l'on. Giolitti o un suo sostituto, anche i vantaggi dell'intransigenza assoluta andrebbero perduti, e non ne rimarrebbero p1u che i danni enormi: primo fra tutti, la liquidazione definitiva del Partito socialista in Italia. [Da "L'Unità," 13 marzo 1914, firmato: L'UNITÀ.] Il ministero " n conservatore Non è, a dire il vero, cosf "conservatore" come l'on. Giolitti e gli austeri imbroglioni del pantanismo giolittiano lo avrebbero desiderato. Ma non importa: anche se l'on. Salandra improvvisasse la rivoluzione sociale con decreto reale, e facesse arrostire allo spiedo tutti i cardinali in piazza 379 BibliotecaGinoBianco

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