Fra Giolitti e Sonnino benevola aspettativa dei socialisti, potrebbe sfidare qualunque insidia giolittiana almeno fino al prossimo autunno. E questa benevola aspettativa forse non avrebbe bisogno nemmeno di diventare appoggio vero e proprio: basterebbe che i socialisti continuassero a dichiarare che, qualora il ministero antigiolittiano fosse rovesciato dai giolittiani, essi riprenderebbero la battaglia accanita, mediante l'ostruzionismo, contro la nuova incarnazione giolittiana. I deputati socialisti hanno oggi nel paese una forza appena . sensibile allorché si tratta di un'azione positiva, perché non hanno ancora su questo terreno trovata la loro via; ma ne hanno una enorme, allorché fanno la opposizione negativa, perché rappresentano in questo momento, con questa opposizione, l'esasperazione delle masse affaticate da una profonda crisi economica e da un grande disgusto per i metodi giolittiani. Pochi uomini, che sappiano nell'azione parlamentare marciare sulla linea di questa esasperazione e di questo disgusto, possono tenere in iscacco tutta la Camera. E ne abbiamo la prova nell'attuale crisi, che è stata determinata, almeno per nove decimi, dalla opposizione - talvolta anche incoordinata - dei socialisti. La tattica dei socialisti antigiolittiani dovrebbe consistere, dunque, nel rivolgere questa loro forza negativa, non contro il nuovo ministero antigiolittiano, ma contro ogni ritorno del giolittismo. Ma a quali condizioni dovrebbero i socialisti antigiolittiani assicurare al nuovo ministero questa loro difesa formidabile e invincibile, per quanto negativa? Dovrebbero essere condizioni negative e positive. La condizione negativa fondamentale è, come dicevamo, che restino impregiudicate tutte le questioni fino al prossimo novembre. Questo è sopratutto necessario per quanto riguarda la politica estera. L'on. Sonnino è un uomo pericolosissimo per le sue tendenze imperialiste. E oggi - non bisogna dimenticarlo - la politica estera dell'Italia si trova in un momento estremamente critico, in cui da un momento all'altro noi possiamo essere impegnati per una intera generazione nelle piu. folli imprese internazionali e conseguenti spese militari, se non teniamo bene spalancati gli occhi su quel che si fa. L' on. Sonnino, che è oggi il solo uomo capace di assicurare al paese la sincerità finanziaria e una correttezza almeno relativa della amministrazione, è invece l'uomo che meno ci assicura contro i pericoli di un accesso imperialista. Noi, anzi, ci domandiamo, se questa crisi giolittiana non sia per caso la preparazione di qualche nuova avventura, che si prepara per la prossima estate, e la cui realizzazione sarebbe affidata al ministero Sonnino, dal momento che l'on. Giolitti è oramai troppo discreditato per riprendere la funzione di guerriero di una nazione unamme. Ecco, secondo noi, la necessità della entrata nel ministero Sonnino di 375 BibliotecaGinoBianco
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