Per il t·innovamento del paese e per una nuova classe dirigente Ora, precisamente quello stesso on. Pantano, che buttandosi a un tratto all'antiministerialismo, vuole far credere di aver ricostituita la cosI detta "unità dell'anima radicale" - quello stesso on. Pantano ha proclamata, sur bito dopo il Congresso di Roma e con ostentata opposizione alla deliberazione del Congresso, la necessità di una politica doganale piu protezionista ancora dell'attuale; e ha delineato un programma di affarismo libico e bancario, superiore alle aspettative di qualunque piu spregiudicata Tribuna; e ha imboccato anche lui il trombone imperialista "nel cammino ascendente verso l'Africa e verso il mondo asiatico." E la sola deliberazione del Congresso di Roma, che egli sia disposto a prendere sul serio, è la difesa della funzione aconfessionale dello Stato, trasformandola magari in offesa provocatrice e rumorosa: perché di questo diversivo hanno bisogno tutti gli austeri imbroglioni d'Italia per continuare comodamente i loro affari in convenzioni marittime, alcools e generi simili; e sopratutto perché della piattaforma anticlericale ha bisogno l'on. Giolitti per tornare a suo tempo a "rendere nuovi segnalati servigi alla democrazia." Ciò posto, gli amici personali, che contiamo nella Direzione del partito radicale, non ce ne vorranno male, se diciamo chiaro e tondo che l'ordine del giorno votato dalla Direzione radicale dopo scoppiata la cns1, non risponde in alcun modo a quelli, che crediamo fossero i doveri della Direzione radicale in questo momento. Affermare, come fa la Direzione radicale, che la deliberazione del "Gruppo parlamentare" contraria ad "ogni ulteriore adesione all'attuale situazione politica " ha mutato " la condizione politica " e " risponde al voto del recente Congresso " - è affermare cose che non stanno né in cielo né in ·terra. Perché: 1° alla famosa seduta, in cui avvenne la secessione dell'osso sacro, metà del "Gruppo parlamentare" non c'era, e dei presenti appena la metà piu uno votarono la secessione; 2° perché lungi dal voler mutare l'attuale situazione politica - cioè la dittatura giolittiana, intramezzata da una terza luogotenenza, o da un terzo ministero Sonnino di cento giorni - la manovra degli austeri imbroglioni del Gruppo radicale tende appunto a perpet.uare questa situazione; 3° perché la manovra, di cui si discute, è cosI poco rispondente al voto del recente Congresso, che a capo di essa si trova precisamente quel proprio, preciso, medesimo on. Pantano, che rimase battuto nel Congresso e che dopo il Congresso ostentò in tutti i modi di infischiarsene. Noi ci rendiamo conto dei riguardi formali, che la direzione di un parti"to politico deve avere per i deputati, che si atteggiano a rappresentanti parlamentari di quel Partito, e della opportunità eh~ in molti casi una Direzione manifesti in ·forma di plauso ciò che in realtà non è che un invito. Ma in questo caso la Direzione del partito radicale è andata troppo al di là di queste opportunità formali: essa ha contribuito a intensificare quella confusione di idee, che è come il pantano, in cui i parassiti d'Italia 372 BibliotecaGinoBianco
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