Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente mocrat1c1, siamo incrollabilmente liberali, perché abbiamo fede assoluta nella ìibertà assicurata a tutti, e difesa contro chiunque. Siamo pronti a ricorrere a qualunque violenza contro i clericali, il giorno in cui osassero attentare anche minimamente alla nostra libertà; ed appunto per conservarci integro questo diritto, noi difenderemo sempre il diritto dei clericali ad organizzarsi economicamente e politicamente come a loro pare e piace. E se si mette da parte questa forma di lotta, in che cosa può consistere mai l'anticlericalismo "diretto" se non nella confisca degli ultimi avanzi del patrimonio ecclesiastico medievale, come estremo passo per arrivare alla totale separazione fra Stato e Chiesa? E con questi dubbi vogliamo metter fine per ora alle nostre osservazioni; perché speriamo che esse ci valgano una risposta dell'Idea democratica. Questa discussione è bene che sviluppisi con la migliore ampiezza. "E magari - ripetiamo di gran cuore con l'Idea democratica - i partiti di democrazia riprendessero l'abitudine di discutere con lealtà di pensiero e con cortesia di forma senza insolentirsi volgarmente e denigrarsi ingiustamente. " (Da "L'Unità," 13 febbraio 1914, firmato: L'UNITÀ] Fra Giolitti e Sonnino L'equivoco radicale I grandi signori dell'antichità classica, quando si sentivano stanchi di vivere, si sollazzavano per un'ultima volta con la loro piu bella amica e si facevano uccidere dallo schiavo piu fedele. L'on. Giolitti, volendo abbandonare il Governo, prima si è lasciato accarezzare, nella discussione libica, con un flautato discorso, dall'on. Barzilai, e poi ha ordinato all'on. Pantano 1 di procedere all'eccidio. L'on. Pantano, atteggiandosi a sicario del ministero Giolitti con uno 1 Pantano Edoardo (1842-1932), deputato di Perugia I, Ravenna, Terni, Giare e Catania per le legislature XVI-XXV, senatore dal 1921; garibaldino; presiedette la riunione del gruppo parlamentare radicale del 7 marzo 1914, in cui fu deliberato di staccarsi dalla maggioranza giolittiana e fu cosi promossa la crisi ministeriale del ro marzo successivo che pose termine al quarto ministero Giolitti. [N.d.C.] 37° BibliotecaGinoBianco

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