Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Democrazia e clericalismo per tutti, anche per i nemici della libertà, è una virtu assai difficile a possedere e a praticare; e sappiamo che la mentalità pretina non è monopolio dei preti, ma si trova diffusa fra gli anticlericali non meno che fra i clericali. Ma a parte ogni considerazione di puro diritto, è innegabile che una lotta di soppressione o di compressione contro le organizzazioni economiche clericali, metterebbe in moto, in difesa del diritto di associazione, tutti quegli interessi proletari, che i clericali hanno sotto la loro influenza, e salderebbe piu profondamente la solidarietà fittizia fra quelle forze proletarie e le forze conservatrici. Questa prospettiva non spaventa - lo sappiamo - certi anticlericali del vecchio stampo, i quali non hanno mai messo il naso fuori delle mura delle grandi città, e ignorano le infinità di patimenti, sotto cui dolorano le moltitudini rurali. E non spaventa neanche molti operai cittadini, per i quali la classe proletaria finisce ai confini della propria lega, o arriva tutt'al piu ai sobborghi, e i contadini sono carne da macello, buona solo a pagare le tasse, con cui le città si fanno gli acquedotti, le condutture elettriche, le case popolari, e il governo promette la legislazione sociale per i soli privilegiati delle fabbriche cittadine. Ma questa prospettiva deve spaventare chi non ignora che dopo la recente riforma elettorale i contadini sono la maggioranza def corpo elettorale italiano; deve spaventare chi sente che, dopo tutto, per quanto intellettualmente arretrati, per quanto dominati in alcune regioni dal clero, i contadini sono proletari anch'essi, e sarebbe un delitto contro l'unità della classe lavoratrice il voler scavare l'abisso fra essi e gli operai delle città; deve spaventare chi si rende conto che sessant'anni di .flaccida ed egoistica indifferenza delle democrazie cittadine verso le classi rurali, non possono essere riparati da un momento all'altro con un po' di ... divorzio, o con un po' di reazione, che è sempre reazione, anche se si dissimula dietro a drappi rossi anticlericali. Secondo noi, oggi, in Italia, la democrazia, invece di approfondire l'abisso fra il proletariato clericale e il proletariato anticlericale, con lotte religiose o con provvedimenti reazionari, deve sforzarsi di staccare il proletariato clericale dalla gerarchia ecclesiastica. E a questo fine deve assalire l'alleanza clerico-conservatrice nel suo punto veramente debole, cioè in quel groviglio d'interessi, che porta, per esempio, i quotidiani del trust clericale, ad essere oggi i difensori piu accaniti e piu sfacciati del protezionismo. Cosf toglieranno al clero ogni pretesto di atteggiarsi a difensore della famiglia o a vindice della libertà di organizzazione e costringeranno i clericali a battersi con noi, alla luce del sole, sul terreno delle spese militari, del dazio sul ferro, sullo zucchero; sul grano, delle sperequazioni tributarie, che soffocano le campagne a vantaggio delle città. Messa la lotta su questo terreno, il partito clericale perderà ben presto molti dei suoi seguaci proletari e piccolo-borghesi. E dopo che il partito BibliotecaGino Bianco

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