Per il rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente nate concessioni nella politica scolastica e nella pratica amministrativa g1or• naliera. Nel trentennio trascorso, i partiti democratici, asserviti agl'interessi degli operai delle città, che soli erano forniti del privilegio del voto, hanno trascurato quasi ovunque la immensa moltitudine dei lavoratori rurali. A contatto di questi, che costituiscono la grande maggioranza della classe pro• letaria e della nazione, non è rimasto che il clero. E il clero in alcune regioni li ha organizzati solidamente sul terreno economico e politico; in altre, pur non avendoli incatenati con legami d'interessi, ne conserva ancora la fiducia; in tutte le altre, la massa è come un esercito, che si sveglia e si muove ai · primi bagliori del giorno, incerta del cammino. In siffatte condizioni, una lotta relt"giosa - cioè una lotta in cui il clero potesse avere buon gioco e far credere minacciate le tradizioni religiose del nostro popolo - rappresenterebbe un errore funesto per la democrazia, e il miglior servizio che si potesse rendere ai clericali e ai loro alleati, imperialisti e protezionisti. Non solo i partiti democratici sarebbero distratti necessariamente dal fare pressione intorno ai problemi di politica estera, doganale e tributaria, che oggi urgono sopra tutti gli altri, ma si troverebbero a dovere lottare contro buona parte della classe proletaria italiana, che il clero metterebbe in movimento col pretesto della difesa della fede, salvo a utilizzarla realmente per la difesa delle ingiustizie sociali! E una lotta per il divorz1o - non parliamo della commedia della precedenza del matrimonio civile, perché, in fondo neanche l'Idea democratica la prende sul serio - oggi, in Italia, non potrebbe non assumere il carattere di asprissima lotta religiosa. E impegnando tutte le forze democratiche in una contesa, che non potrebbe durare meno di un paio d'anni 1 noi non faremmo altro, anche in caso di vittoria finale, che permettere a quel grande e sincero anticlericale, il quale risponde al nome di senatore Rolandi-Ricci,2 qualche nuovo aumento di protezionismo siderurgico o qualche piu lauto finanziamento bancario. E uno sproposito anche piu grossolano si commetterebbe, dirigendo la lotta anticlericale contro le organizzazioni economiche create dal clero in alcune regioni d'Italia. Ché a questo, se non c'inganniamo, mirano certe statistiche, di cui da alcuni mesi a questa parte fanno sfoggio i giornali anticlericali, sul numero delle banche rurali, delle cooperative di consumo, delle latterie sociali, ecc. ecc., che dipendono dal partito clericale. Con quale diritto pretendano gli anticlericali sopprimere queste organizzazioni, negando a una parte del_ popolo italiano quel diritto di associazione, che è una delle piu fulgide conquiste della moderna civiltà, noi non sappiamo: o meglio, sappiamo anche troppo che il rispetto della libertà 1 Il divorzio, anche se fosse approvato alla Camera, sarebbe respinto dal Senato; quindi conflitto costituzionale; quindi elezioni, ecc. ecc. E tutta quest'ira di Dio ... per il divorzio! 2 Rolandi-Ricci Vittorio, senatore dal 1912. [N .d.C .] BibliotecaGino Bianco
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