Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il rinnovamento del paese e per una_nuova classe dirigente trovano assai piu stanchi di prima; si può discutere, dicevamo, se questo fatto non consigli a chi ha conservato un po' di buon senso di abbandonare gli altri alla loro pazzia, e di utilizzare nel miglior modo p~ssibile le proprie forze finanziarie e militari in modo da poter sempre entrare con energie fresche nel gioco degli altri, spostando col proprio peso, anche minimo, l'equilibrio instabile degli altri, e volgendo a proprio vantaggio l'errore altrui. Ma anche ammesso che in politica militare gli aumenti di uno debbano sempre avere per conseguenza gli aumenti di tutti, sta il fatto che non senza un evidente sofisma la politica doganale può essere assimilata alla politica militare. Un provvedimento doganale protezionista non è diretto solamente contro i produttori stranieri: è diretto anche e sopratutto contro i consumatori nazionali. Non è un atto di guerra esterna: è un atto di vera e propria guerra civile. Se i viticultori svizzeri vogliono far pagare il loro vino ai bevitori svizzeri dieci centesimi di piu al litro per aumentare cosf artificialmente il reddito dei loro vigneti, e perciò elevano di dieci lire all'ettolitro il dazio doganale sui vini dell'Italia meridionale, questo non è un motivo perché alla loro volta i produttori di energia idroelettrica delle provincie italiane contermini alla Svizzera debbano pretendere di far pagare piu cara la energia idroelettrica ai loro concittadini, vietando la importazione dell'energia svizzera. La Germania minaccia di costringere i consumatori tedeschi a pagare un tributo ingiusto ai produttori tedeschi di formaggio, tenendo artificialmente alti i prezzi dei formaggi italiani mediante un dazio doganale, il quale permetta ai formaggi tedeschi di sfuggire entro certi limiti alla concorrenza dei formaggi italiani. Perché dovremmo noi italiani per rappresaglia, come si dice, costringere i consumatori di ferro del nostro paese a pagare il ferro piu caro ai siderurgici italiani? Che rappresaglia è mai questa? Un tedesco schiaffeggerà un altro tedesco. Devo io, italiano, schiaffeggiare per rappresaglia un altro italiano? E anche ammesso che lo schiaffo l'agrario tedesco lo dia proprio a me agrario italiano, rifiutando il mio vino e il mio formaggio, che rappresaglia è mai questa, che consentirebbe a un siderurgico italiano di darmi ... un altro schiaffo, costringendomi a pagare piu caro il suo ferro? I protezionisti nostrani abbiano la bontà di scendere umanamente dalle nubi e dai lampi delle disquisizioni generali e prendano terra discutendo qualche questione concreta in compagnia di noi, miseri ignorantelli mortali. Noi abbiamo, per esempio, in Italia un piccolo gruppo di ladroni di alto rango, che truffano 39 milioni all'anno a1 consumatori di zucchero grazie alla protezione doganale. Di grazia, quale rovina verrebbe alla " nazione" italiana, quale disaB~bliotecaGinoBianco

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