Delegati encomiati che uno degli articoli e non il piu importante del futuro programma democratico, poco male se con l'altra carne al fuoco verrà ad esser messo anche il divorzio. Ma qualunque azione anticlericale, isolata dall'azione indispensabile alla soluzione dei problemi improrogabili, ci troverà sempre irriducibilmente contrari. (Da "L'Unità," 28 novembre 1913.J Delegati encomiati Alla domanda fattagli dall'on. Raimondo1 nell'oramai storico discorso sui provvedimenti presi dal Governo riguardo ai delegati di pubblica sicurezza condannati per i reati commessi nelle elezioni generali del marzo 1909, l'on. Giolitti non rispose con nessuna delle sue abilissime interruzioni. E probabilmente non risponderà mai. Ma qualche cosa siamo in grado di rispondere noi. Per esempio, il cav. Ettore Prina, dopo le famose elezioni di Gioia del Colle del marzo 1909, fu encomiato con lettera ministeriale del 27 luglio 1909, e gratificato con lettera ministeriale del 30 settembre 1909. Il Tribunale di Bari, con sentenza dell'8 novembre 1909, encomiò e gratificò in altro modo il cav. Prina, con una condanna a tre mesi di detenzione per arresto arbitrario. Motivo per cui una lettera ministeriale· del 2 febbraio 1910 si contentò di trasferirlo ad Ancona. E dopo che la sentenza del Tribunale di Bari fu confermata in appello, il cav. Prina fu trasferito da Ancona a Napoli il 20 novembre 19n, ed encomiato il 19 aprile 1912, e gratificato l'n maggio 1912. Il 18 giugno 1912 fu bens1 sospeso per tre mesi dall'ufficio; ma il 29 luglio 1912 la sospensione fu revocata. E questo è quanto. Prendiamo un altro esempio: quello del delegato Nunziante Cornetta, condannato il 31 agosto 1909 a tre mesi di detenzione dal Tribunale di Girgenti per avere a Licata "nella sua qualità di pubblico ufficiale, con abuso delle sue funzioni e senza le cauzioni prescritte dalla legge, privato Turco Rosario della libertà personale, trattenendolo nel carcere di Licata dal 2 all'11 marzo, " per il semplice motivo che il Turco era seguace del candidato non accetto al Governo. 1 Raimondo Orazio (1874-1920), deputato di Sanremo e Genova per le legislature XXIVXXV; socialista, espulso dal partito nel 1915. [N.d.C.] 355 BibliotecaGinoBianco
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