Per il rinnovamento del paese e per tma nuova classe dirigente rità centrali. Perciò i deputati possono chiedere ai ministri tutto: fermate dei treni diretti, sussidi a galoppini elettorali, concessioni di porto d'arme e grazie sovrane, sviamenti di processi, sessioni straordinarie di esami, scioglimenti di consigli comunali, provvedimenti idraulici, edilizi e forestali: e chi- piu ne ha piu ne metta. In Italia, per giunta, i deputati sono stati sempre il terrore degli impiegati. E non mai come dopo l'approvazione della giolittiana legge sullo stato giuridico ( che fa degl'impiegati gli iloti dei direttori generali e dei direttori generali i servitori dei ministri, mentre i ministri, come tutti sanno, sono gli agenti dei deputati) non mai come ora sono state terribilmente vere le parole che Marco Minghetti pronunciava nel discorso di Napoli dell'8 gennaio 1880: Voi vedete gli uffici governativi assediati da deputati, o sia nella capitale, o sia nelle amministrazioni provinciali. Il misero impiegato, quasi passero tremante, vede il nibbio aliare intorno al suo nido, e questa vista gli impedisce la pronta e rigida risoluzione degli affari. Egli teme di essere scaraventato dalle Alpi sino all'estrema Sicilia; egli teme di veder chiusa la sua carriera; e forse talora un biglietto di favore gli impone di passar sopra alle leggi e ai regolamenti. Né questa ingerenza perturbatrice si limita agli uffici governativi: essa stende i suoi influssi ancora sulle provincie, sui municipii, sulle Opere pie, su tutti quanti gli enti civili che hanno una attinenza col Governo. Per conseguenza gli elettori sanno di poter chiedere ai deputati ogni cosa. In molti casi, anche quando non vorrebbero, sono costretti' a chiedere. "L'aiuto dd Governo è indispensabile" -. scrive il deputato radicale (sic) Amici,8 a un sindaco del suo collegio, in una lettera del 25 agosto 1912, che è stata pubblicata in occasione delle polemiche sul Palazzo di Giustizia; e aggiungeva: "E del Governo, come Le è noto, fanno parte cinque rappresentanti del mio partito." Ecco, dunque, il sindaco costretto a rimanere fedele al deputato radicale, se vuole nelle sue iniziative amministrative, lecite o illecite, ottenere quell'aiuto del Governo, che è indispensabile. Ed ecco il deputato radicale, che si prevale dei ministri radicali, suoi amici, per prendere per il collo il sindaco. Ed ecco il ministro, radicale o no, che si prevale della strafottenza amministrativa per prendere per il collo il deputato. E viceversa. Chi non sa che le grandi votazioni di fiducia si decidono non nell'aula, dove gli oratori chiacchierano di libertà, di giustizia, di interessi nazionali, ma nei corridoi dove i sottosegretari di Stato prendono nota delle richieste e delle imposizioni dei politicanti, vendono i favori del Governo e comprano i voti dei deputati? E mentre i ministri comprano coi favori i voti dei deputati, i deputati comprano coi favori amministrativi i voti degli elettori. 8 Amici Giovanni (1860-1921), deputa:,. d1 Poggio Mirteto e Perugia per le legislature XXIII-XXV. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco
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