Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente sono essere legittimissimi e assai rilevanti. E questo patrocinatore si offre, naturalmente, dato il regime parlamentare, nel deputato. E l'elettore, allorché deve nominare il deputato, si trova di .fronte a un groviglio complicatissimo di problemi generali, locali, professionali e personali, gli uni contradittori con gli altri, i quali tutti vogliono essere risoluti con un unico atto di fiducia in uno qualunque dei candidati. Cioè: a) come italiano... bene educato, potrebbe votare per il candidato, supponiamo, anti-giolittiano; b) ma come abitante di Spezzano Albanese, può sentire urgente bisogno di un acquedotto; e poiché l'acquedotto non può averlo senza il favore del prefetto, degl'impiegati governativi, dei servipadroni di Roma, e solo un deputato ministeriale può ottenere la benevo- 'lenza di questi non rispettabili signori, è naturale che si senta assai tentato di essere... maleducato; e) che se uno dei candidati è in grado di procurargli qualche vantaggio personale, per esempio un botteghino di sale e tabacchi, un impiego, un porto d'arme, non è naturale che l'elettore si senta tentato ad essere piu maleducato che mai, e a votare per il suo possibile benefattore, senza curarsi né degl'interessi generali dell'Italia, e neanche dell'acquedotto o della stazione ferroviaria? La tentazione fa l'uomo ladro. E non è da cittadini ... ben educati prendersela, come ~a il Corriere della Sera, con gli elettori che cedono alla tentazione e spesso anche ad una vera e propria necessità, e scantonare prudentemente di fronte agli autori delle tentazioni e alle origini di certe necessità. Di chi è, dunque, tutta quella parte di responsabilità, di cui si ha il dovere di scagionare tanto gli elettori quanto i deputati? La radice del male. Dif endi'amo l' on. Giolitti! La responsabilità maggiore della degenerazione dei nos,tri costumi amministrativi, parlamentari ed elettorali, si deve attribuire, secondo Francesco Ciccotti, ai governanti e agli alti funzionari della burocrazia. Se il cittadino elett~re - scrive il Ciccotti sull'Avanti! - sente il bisogno di munirsi delle credenziali del proprio deputato per ottenere giustizia, o per conseguire un illecito favore, è perché la costante esperienza gli ha dimostrato che negli uffici statali "una pratica" - anche di semplice giustizia - non munita del viatico dell'onorevole, è messa a dotmire; e che, invece, la " autorevole raccomandazione" fa chiudere un occhio anche sulle porcherie. Sono gli alti funzionari della burocrazia, i quali rendono volentieri favori ai deputati, dei quali sanno di potere chiedere ed ottenere l'appoggio, a loro volta, quando occorrerà, per far salti da canguro nella carriera! Quanto al Governo è lui che promuove nei ministeri la consuetudine della "manica larga" verso i deputati ministeriali e dell'ostruzionismo burocratico contro i deputati di opposizione, per formarsi le maggioranze, ingrandirle e consolidarle. E tutti sanno che questo sistema ha raggiunto dei culmini criminosi nelle provincie, nei rapporti fr~ prefetture e deputati, con Giolitti al potere. BibliotecaGinoBianco

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