Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per l'azione antiprotezionista Ma la lotta contro il protezionismo ha per noi, oltre al semplice movente economico, un fondamento politico e morale di primissimo ordine, per cui essa dovrebbe diventare il punto di partenza d'un'opera rinnovatrice di tutta quanta la nostra _vita pubb!i'ca. La~protezione doganale, come tutti gli altri favori concessi ad alcune industrie ed a pochissime produzioni agrarie, non è che una delle forme di quel parassitismo statale che domina da piu di trent'anni la nostra vita politica, ed ha determinata la degenerazione del costume e degli istituti democratici. In un paese dove i nove decimi della popolazione per apatia o per necessità si disinteressa della vita pubblica, i gruppi organizzati, che riescono a farsi valere, trovano assai piu comodo di assicurarsi la vittoria nel campo economico col favore governativo ed a spese della grande massa degli indifferenti piuttosto che coi propri sforzi esercitati sul campo della libera concorrenza. Contro questa tendenza rovinosa e corruttrice, cui han ceduto anche alcuni gruppi operai organizzati, non v'è altro rimedio che quello di suscitare la resistenza degli interessi contrari e di invocare un regime di effettiva libertà ed uguaglianza per tutti. La lotta contro il protezionismo sarà per noi il primo passo su questa strada; e se riuscirà vittoriosa, se riuscirà almeno ad impedire un nuovo inasprimento delle tariffe doganali, potremo giustamente sperare d'avere dato un contributo decisivo alla demolizione di un sistema corruttore e iniquo, che ritarda o addirittura impedisce ogni progresso delle forze vive - economiche e morali - del nostro paese. [Da "L'Unità," 12 settembre 1913, firmato: L'UNITÀ.] Per l'azione antiprotezionista Piu d'uno fra gli aderenti alla Lega antiprotezionista ci domanda che cosa può fare di utile, oltre a inviare la semplice adesione. " Aderire, e non far altro - ci scrive un amico - è meno che niente. Bisognerebbe che ogni aderente rappresentasse un centro d'azione. Ma in che senso agire? Che cosa vuol dire agire in questo caso? Vorrei avere qualcosa da fare; ma che fare per contribuire alla vittoria del programma antiprotezionista?" Prima di tutto, se non c'inganniamo, bisogna diffondere la conoscenza di quel programma. Su cento person~, che in Italia si occupano piu o meno seriamente di politica, non se ne trovano due, che in fatto di questioni dogaBibliotecaGino Bianco

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