.. , \ ' Per la campagna elettorale nel Mezzogiorno d'Italia I • ' Scorrendo i giornali e giornaletti che si pubblicano nel Mezzogiorno, anche facendo la dovuta tara alle esagerazioni solite in periodo elettorale, si ha l'impressione che l'on. Giolitti si prepari davvero a fare le prime elezioni a suffragio universale con gli stessi metodi, se non con metodi peggiori, delle ultime a suffragio ristretto. Avremo, a quel che pare, giornate calde laggiu, nel prossimo ottobre; e i casi di Gioia del Colle si moltiplicheranno. Il lupo muta il pelo, ma non il vizio. Troveranno questa volta le popolazioni meridionali la forza morale necessaria per dare all'Italia qualche primo esempio di resistenza virile contro gli abusi di potere e le violenze elettorali degli agenti del Governo? Queste prime elezioni a suffragio quasi universale ci permetteranno di cominciare a credere che il Mezzogiorno d'Italia non intende essere piu la vecchia terra imbelle, che i soldati di Carlo VIII conquistarono col gesso e col carbone, e la colonia elettorale dell'on. Giolitti, differente dalla Libia solo in questo: che gl'indigeni dell'Africa nera hanno bisogno della forca per esser tenuti a posto, mentre per gl'indigeni dell'Africa bianca è suffi- ' ciente lo staffile del delegato o il bastone del mazziere? Oppure anche queste elezioni ci faranno assistere, ovunque e sempre, allo spettacolo degli elettori di opposizione che restano tappati nelle case per paura di essere bastonati, o scappano nei paesi vicini a fare accertare dai notai.i la loro viltà? Noi non abbiamo nessuna competenza profetica. Né siamo soliti di scambiare i nostri desideri con la realtà. E non ignoriamo quali difficoltà e quanti pericoli presenti una seria resistenza contro gli arbitd elettorali violenti e fraudolenti, di una organizzazione governativa decisa a vincere ad ogni patto. Ma ·questo sentiamù, e non dubitiamo sia sentito anche da quanti fra i nostri lettori hanno coscienza di uomini liberi e cura della nostra dignità nazionale: che dovunque un accenno di resistenza si manifesti nel Mezzogiorno contro i tradizionali metodi di oppressione e di corruzione elettorale promossi e protetti dal governo, ivi noi abbiamo il dovere di concentrare tutta la nostra solidarietà; e anche dove le popolazioni continueranno a rimane're accasciate sotto il peso della viltà propria e della iniquità altrui, questa iniquità non deve passare senza una 'viva protesta da parte nostra, perché r{on è scusa ma aggravante del delitto. la debolezza e la bassezza della vittima, e dinanzi a certe infamie il silenzio è complicità. Il difficile è sapere, quando si tratta di elezioni meridionali, come stanno precisamente le cose; se e in quanto le accuse che i partiti d'opposizione muovono al governo, sono caso per caso esatte o esagerate o magari 320 ' BibliotecaGino Bianco
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