Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La legge sulle farmacie fatto abbastanza bene, se la stessa relazione ministeriale (p. I I) riconosce che nelle città, in cui esiste concorrenza fra numerosi farmacisti " la maggiore affluenza è sempre presso le farmacie che godono riputazione di servizio piu scrupoloso e diligente, sebbene siano quelle che tengono normalmente i prezzi piu elevati": i clienti, insomma, sapevano finora controllare cosf bene l'opera del farmacista, che non si lasciavano nemmeno lusingare dai prezzi troppo bassi. Da ora in poi, eliminata o limitata la concorrenza, assicurato ad ogni farmacista uno stock di 5000 consumatori taillables et corvéables à merci', i farmacisti non avranno piu l'interesse di prima a migliorare il servizio; e gl'ispettori del comm. Santoliquido faranno dal caffè Aiagno il controllo " difficilissimo e saltuario. " La nuova orgam'zzazione elettorale Ma la " ben~merita classe " non era aspettata al varco dalla sola burocrazia amministrativa, rappresentata dall'on. Santoliquido. Doveva fare, ed ha fatto i conti anche con gl'interessi elettorali della clientela giolittiana, rappresentati dall'on. Giolitti in persona. Sissignori, ha detto l'on. Giolitti: ogni farmacista avrà da purgare 5000 cittadini italiani. Ma via via che rimarrà vacante un posto di farmacista; a chi dovremo darlo, se sarà richiesto da piu postulanti? È semplicissimo: lo daremo per pubblico concorso per titoli, giudicato dal vice-prefetto, dal medico provinciale, e da un legale, un farmacista e un chimico nominati dal Consiglio provinciale di sanità, che è una specie di' comodino della pref ettura. Evidentemente, i titoli, che dovranno presentare i candidati al giudizio tecnico del... sottoprefetto, dovranno essere principalmente titoli elettorali e piu specialmente controllati e vistati dal deputato ministeriale. Ma non basta, ha detto giustamente l'on. Giolitti: quando noi avremo distribuita la popolazione italiana in gruppi di 5000 capi di bestiame per ciascun farmacista, chi ci assicura che tutti i farmacisti investiti di questo monopolio faranno il loro dovere? Ecco qua un comune di 5000 abitanti: esso non può avere che una sola farmacia; ma il farmacista, dopo che ha ottenuta la nomina per concorso come sopra è detto, può essere un pelandrone, che tiene chiusa la farmacia per una settimana, per due settimane, per un mese; può rifiutarsi per una notte di allontanarsi dal dolce amor per andar a spedire le ricette; può rubare sfacciatamente sulla qualità e sul prezzo delle spedizioni. In .regime di libe_ra concorrenza, il rimedio prima o poi verrebbe spontaneo: nascerebbe nel Comune un'altra farmacia meglio tenuta, e il farmacista pelandrone andrebbe a male. In regime di monopolio, i consumatori non hanno questa difesa automatica, e non possono difendersi da sé. Bisogna che i consumatori sieno protetti dallo Stato. E lo Stato sono io: 3n BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==