Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente a fare la commedia della dignità della classe e della delicatissima funzione. Ed hanno imposto a poco a poco per i sopravvenienti la necessità del diploma di laurea. Conseguenze di questa conquista farmaceutica: r0 le scuole classiche sono state invase anche da quegli alunni, che si destinano alla farmacia, e se ne infischiano degli sttidi classici, ed hanno ragione d'infischiarsene perché non c'è bisogno di saper tradurre Platone e di conoscere le regole del sillogismo cornuto per andare a pestar l'acqua nel mortaio e cosf anche questa clientela farmaceutica ha contribuito al disfacimento della scuola classica e alla decadenza delle nostre classi superiori; 2° i farmacisti laureati non vogliono saperne di andare a seppellirsi nei villaggi, dopo avere gustato le delizie della scioperataggine universitaria: i comuni senza farmacia, fra il 1887 e il 1907, sono cresciuti da 3587 a 3722; e viceversa si è acuita, come abbiamo visto, nelle grandi e medie città quella concorrenza, che l'elevamento dei titoli di studio mirava a frenare! Visto che il diploma di laurea non basta a limitare la concorrenza, ecco i farmacisti domandare la limitazione del numero delle farmacie a non piu di una per ogni 5000 abitanti. Ed ecco l'on. Santoliquido, 1 direttore generale della Sanità, e per lui l'on. Giolitti, accettare la domanda di questa " benemerita classe di professionisti. " La decima burocratica Ma nell'atto di soddisfare quest'egoismo di classe, la burocrazia romana non poteva non farsi pagare la sua brava decima. Limitazione del numero delle farmacie, sf; ma sorveglianza tecnica governativa sulle farmacie, anche. Dunque, a spese dei farmacisti privilegiati, cioè degli ammalati, due nuovi posti d'ispettore sotto la dipendenza del comm. Santoliquido, e un coadiutore, e due assistenti, e un applicato e due inservienti: 34 mila lire all'anno, messe da ora in poi a disposizione dell' on. Santoliquido perché possa estendere la sua clientela a Roma e preparar meglio la sua rielezione a deputato laggiu in Basilicata. La parte piu buffa di questa sporca faccenda è questa: che la relazione che ha accompagnato alla Camera il disegno di legge (p. ro) riconosce che "il controllo sull'opera del farmacista è difficilissimo e non può essere che saltuario"; cioè il controllo organizzato da questa legge non servirà ad altro che ad aumentare il numero dei mangiapane della città eterna. Il controllo vero non possono farlo che gl'interessati: i quali pare che finora l'abbiano 1 Santoliquido Rocco (1853-1930), deputato di Acerenza per le legislature XXIII-XXIV, direttore generale <ldla sanità pubblica, al ministero degli Interni, capo del servizio sanitario alleato di Parigi durante la guerra '15-'18. [N.d.C.] 310 BibliotecaGinoBianco

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