Alla ricerca di una formula zioni meglio rispondenti all'interesse della classe lavoratrice e della nazione, e facciamo propaganda di quelle soluzioni, in modo che sotto la pressione della nostra propaganda gli uomini politici, i giornali, le organizzazioni sieno costrette a prender posizione, ad assumersi delle nette responsabilità, a rivelarsi per ciò che realmente sono. Il nostro piccolo blocco, di individui piu o meno irregolari, si pone in mezzo fra il blocco dei gruppi clerico-moderati e il blocco dei gruppi giolittianirradicali-riformisti, e cerca di rompere le uova nel paniere a -tutti, dimostrando che tanto l'uno quanto l'altro blocco non sono che confederazioni di piccole consorterie affaristiche o corporative o locali, le quali non hanno altro fine se non quello di fare i propri affari a spese di tutti, e ostentano le formule astratte del clericalismo e dell'anticlericalismo, del conservato- . rismo e della democrazia, non perché le prendano proprio sul serio, ma perché sono necessarie a tenere a bada la massa dei seguaci di ciascun partito e degli elettori, che non sono interessati .in alcun modo agli affari dei partiti bloccati, anzi avrebbero ogni interesse a mettere la museruola a tutti, e perciò non prenderebbero sul serio nessuno degli attuali partiti, se questi non sventolassero innanzi a sé delle formule generali o, come si dice oggi, spirituali, opportune a emballer i minchioni. Il nostro programma In questa opera di cnt1ca e di ricostruzione, noi siamo portati a disturbare non tanto le ragnatele dei partiti clerico-moderati, che dopo tutto sono e vengono giudicati da tutti per conservatori, quanto gli equivoci democratici, cioè gli equivoci di quei partiti che si proclamano assetati di riforme, e fanno credere all'esistenza di un movimento riformatore curato da essi, mentre essi in realtà non curano che gl'interessi di piccoli gruppi di parassiti e non hanno voglia di riformar assolutamente un bel nulla. E nella campagna contro questi partiti, noi andiamo a cozzare non tanto contro - le masse dei partiti medesimi - che in generale, salvo le piccole oligarchie favorite dalla degenerazione democratica, sono le prime vittime di questa degenerazione - quanto contro i caporioni dei detti partiti. Naturalmente, questi ottimi signori cercano di ammutinare contro di noi la folla dei gregari accusandoci di... parlare male di Garibaldi, cioè di combattere le idee democratiche e socialiste, di essere clericali, reazionari, ecc. Ma noi abbiamo fede nel buon senso delle moltitudini. E siam sicuri che o prima o poi esse comprenderanno che non intendiamo niente affatto creare in Italia un "nuovo orientamento spirituale " antidemocratico e antisocialista, ma vogliamo solo costringere i politicanti della democrazia e del socialismo ad agire come parlano oppure a parlare come agiscono. Vogliamo rivendicare contro l'opera rovinosa e demoralizzatrice di quasi tutti i me301 Biblioteca Gino Bianco ,.
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