Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Alla ricerca di una formula ques, qui fabriquait les systèmes, qui inventait !es espérances, qui subordonnait la vérité, qui asservissait la science, qui commandait des doctrines, exactement comme on commande un habit: de l'autre, l'amour des nuages philosophiques, la coutume de planer au haut du ciel, le gout des termes généraux, la perte du style précis, l'oubli de l'analyse, le discrédit de la simplicité, la haine pour l'exactitude... Pendant trente ans, tout jeune homme fut un Hamlet au petit pied, six mois durant, parfois davantage, dégouté de tout, ne sachant que désirer, croire ou faire, découragé, douteur, amer, ayant besoin de bonheur, regardant au bout de ses bottes pour voir si, par hasard, il n'y tt·ouverait pas le système du mond, entre-choquant les mots Dieu, nature, humanité, idéal, synthèse, et finissant par se laisser choir dans quelque métier ou dans quelque plaisir machinal, dans les coulisses de la Bourse ou de l'Opéra. Partout on vit se meler Ja méthaphore et l'abstraction, la poésie et la philosophie, le reve et la formule ... Chacun prétendit expliquer l'homme et le monde, et par surcroit sauver l'humanité. (TAINE, Les philosophes classiquesau XIX siècle en France, Paris, Hachette, 1901, p. 248.) Noi, mio caro Sa.velli, non abbiamo nulla da vedere con questi dilettanti del vaniloquio filosofante, inerte e sterile. I quali non capiranno mai che ci vuole un piu grande sforzo di idealismo, cioè di lavoro disinteressato, di sacrifizio oscuro, di fede, attiva, per mettere insieme un articolo dell'Unità, pedestre, tecnico e grave di statistiche e di documenti, che non ce ne voglia per estrarre dal proprio io con un po' di abilità dialettica qualche nuovo orientamento filosofico e spirituale, cioè qualche nuovo ismo destinato a produrre in quattro e quattr'otto il rinnovamento· di tutto il - con rispetto parlando - genere umano. A costoro noi non abbiamo da dire che una cosa sola: sissignori, l'Unità è un giornale tecnico, e se ne vanta, e si duole di non essere tecnico abbastanza. Ma il caso tuo, e - poiché siamo a confessarci insieme coram populo - il caso mio, e quello di parecchi altri amici nostri, è ben diverso. Noi vogliamo continuare a lavorare praticamente nella misura delle nostre forze per il bene del nostro paese. Ma abbiamo bisogno di renderci conto esatto dei princip1 ideali della nostra azione pratica, per poter sistemare ed intensificare meglio la nostra azione. Solamente non mi pare, caro Savelli, che tu risolva adeguatamente il problema di "definire" il nostro movimento con la semplice affermazione generica che il nostro giornale ha la sua ragione d'essere nello spirito "mazziniano" che lo anima, nell'amore "religioso per gl'ideali piu alti," nello " spirito di sacrificio, " nel bisogno di " combattere per le cause generose senza speranza di premio personale," e di "detergere l'anima italiana dalle macchie e dalle scorie di troppe basse aspirazioni affinché sia possibile una politica piu alta." Questo è il presupposto necessario di. qualunque movimento politico, che si rispetti. E io mi sentirei una certa vergogna a dover ripetere continuamente che noi, scrittori dell'Unità, amiamo con spirito di sacrifizio gl'ideali piu alti, e combattiamo per le cause generose senza spe- .ranza di premio, e cos1 di seguito. . La privativa dello spirito di sacrificio, come non l'abbiamo noi, cos1 non l'ha e non l'avrà mai nessun gruppo politico. Né dal trovare un piu diffuso Biblioteca Gino Bianco

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