Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

li catasto di Porto Maurizio gl'interessati a... non pagare. I proprietari di Porto Maurizio non videro altro, se non che il loro estimo sarebbe cresciuto dell'8o%, E giu a protestare. E in questo si vede la scorrettezza e la leggerezza del ministro Facta, che non doveva in nessun modo violare il segreto d'ufficio, e mettere una provincia a subbuglio, e far portare una questione puramente tecnica nei comizi e nelle competizioni politiche, mentre la legge ha creato tutto un sistema di controlli, di ricorsi, e di giurisdizioni legali per garantire la giustizia ed equità, e per far correggere, ove occorra, le proposte delle· Giunte tecniche. Lo scioglimento della Giunta Da questo momento in poi, la bestia nera dei proprietari della provincia di Porto Maurizio fu l'ing. Bertelli; e tutto fu messo in opera per farlo rimuovere dall'ufficio, e sostituirlo con altri che buttasse per aria tutto il lavoro tecnico di tanti anni. Il 29 dicembre 19ro il Consiglio provinciale di Porto Maurizio, che per legge non ha nessun diritto di intervenire in affari di catasti e di tariffe dopo che ha nominato i suoi rappresentanti nella Giunta tecnica, votò una mozione di biasimo contro il Bertelli, ne chiese la rimozione dall'ufficio, e nominò una Commissione d'inchiesta. "Non vogliono piu Lei," diceva il prefetto comm. Menzinger al Bertelli, "affinché Ella non possa piu sostenere le tariffe della Giunta." Nello stesso tempo cominciava il lavoro per demolire a pezzo a pezzo la Giunta tecnica. Di questa faceva parte un signor Quinto Pisani, come rappresentante della provincia; e vi era stato messo, non perché fosse un tecnico o un provetto agricoltore, ma perché intimo amico dell'on. Nuvoloni e del segretario della Deputazione provinciale. Di carattere irresoluto e timido, senza una sicu~a conoscenza tecnica, pur non avendo mai avuto discrepanze di pareri cogli altri membri della Giunta, e pur avendo per tre anni concorso personalmente a compilare le tariffe d'estimo di tre quarti della provincia, costui il 30 novembre 19ro salta su a dichiarare dinanzi alla Giunta, che dopo le rivelazioni dell'onorevole Nuvoloni egli non firmerà altre tariffe, né intende riconoscere le tariffe precedenti firmate da lui· stesso, pur dichiarando che tutte le sue votazioni in Giunta, comprese quelle in merito alle tariffe d'estimo, le ha fatte sempre con piena coscienza, senza pressioni di sorta, seguendo le norme della legge, dei regolamenti e delie Istruzioni Catastali, e secondo il risultato dei suoi lunghi lavori in campagna. L'altro membro della Giunta ·di nomina del Consiglio provinciale, il sig. Giuseppe Torre; da lunghi anni addetto al servizio tecnico, geloso del ' BibliotecaGinoBianco

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