l problemi improrngabjli L'atteggiamento dei socialisti Riuscirà alla "democrazia" di condurre in porto questo trucco? Tutto dipende dall'atteggiamento del partito socialista. Il quale non sa, al solito, né che cosa volere né che cosa fare. L'Avanti'! del 12 maggio, commentando il discorso e l'invito dell'on. Alessio, mostra di non voler seguire la " democrazia " nel trucco anticlericale: La democrazia - scrive - segue fatalmente l'evoluzione imperialistica della borghesia... L'imperialismo travolgente non lascia ad essa che un'angusta visuale comune col proletariato, l'anticlericalismo. E appunto l'on. Alessio tenta disperatamente su l'anticlericalismo di chiamare ancora una volta a raccolta tutte le forze della democrazia - dalla liberale alla socialista - per farne un fascio contro il blocco clerico-conservatore. Ma, nei suoi stessi accenti, era la convinzione dello sforzo inutile, del conato vano: la piattaforma è troppo sottile, troppo fragile per reggere il peso. Se non che, quell'accenno all'imperialismo, cioè all'impresa libica, come a causa di scissione fra "democrazia" e partito socialista, sta H a dimostrare la scarsa solidità del rifiuto, che l'Avanti! oppone al "vieni meco" anticlericale. Se l'anticlericalismo è una piattaforma di alleanza troppo sottile e troppo fragile, l'imperialismo tripolino è un ruscello troppo stretto per non poter essere valicato, e per non dovere o prima o poi, e forse piu prima che poi, disseccarsi e permettere la ricongiunzione dei due eserciti, per ora separati. La intransigenza dei riformisti di sinistra e dell'Avanti!, per essere seria, dovrebbe avere per base un programma concreto e permanente di riforme immediate, a cui la "democrazia" e l'on. Giolitti fossero oggi indifferenti o avversi. La transigenza e l'intransigenza di un partito sono la conseguenza del programma di riforme immediate, che il partito vuol raggiungere: se nessun altro partito accetta quelle riforme, il partito che vuole quelle riforme, deve essere intransigente; se altri partiti le accettano, si impongono naturalmente le alleanze. Il programma è la mèta; la transigenza o l'intransigenza sono le vie che si seguono per raggiungere la mèta. Ora, qual è oggi il programma concreto immediato dei socialisti, di fronte ai problemi improrogabili della nostra vita nazionale? A volere agitare sul serio nelle future elezioni questi problemi, e magari qualche altro problema, non altrettanto improrogabile, ma altrettanto grave e acuto, come per es. il problema scolastico e quello della estensione ai contadini delle leggi sociali che sono state finora privilegio dei soli operai industriali, è necessario un lungo e difficile lavoro: chiarire le idee dei futuri propagandisti, discutendo le questioni nella stampa; definire ufficialmente le soluzioni concrete nei congressi; iniziare un'opera sistematica di propaganda scritta e orale fra le moltitudini per popolarizzare le soluzioni adottate: preparare cosi la piattaforma delle future elezioni. 275 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==