Intorno alla nuova procedura elett01·ale non trovino nell'esercizio del diritto elettorale una causa di pervertimento, di cui non hanno davvero necessità. Questa moltitudine, come qualunque altra moltitudine, anche "istruita" e "diplomata," se è capace di esprimere il proprio malcontento, non è certo capace di diagnosticarlo e determinarne i rimedi. E dopo che le avremo riconosciuto il diritto di "manifestare" il suo stato d'animo, com,metteremmo un errore funesto, se ci illudessimo di avere cosf finita la nostra opera, mentre proprio ora l'opera nostra deve cominciare. Orbene ci sono in Italia, oggi, in numero sufficiente, gli uomini disposti ad avvicinarsi a questa novella moltitudine elettrice, non per truffarne il voto, ma per tentare col suo aiuto un'opera di rinnovamento politico e di giusti zia sociale? È questo l'enigma vero del nuovo sistema elet.torale. È ridicolo discutere della capacità politica di una massa, alla quale non si può chiedere piu di quanto qualunque massa elettrice non ha mai e non potrà mai dare, quando si tratta di discutere piuttosto della capacità politica di noi borghesi, di noi "galantuomini,?' di noi che ci pretendiamo piu capaci deglianalfabeti ... [Da "L'Unità," 20 aprile e 4 maggio 1912.] Intorno alla nuova procedura elettorale Montecitorio è a rumore. Tutti coloro, che hanno antipatia personale e politica per l'onorevole Bertolini,1 e vogliono evitare che qualche successo parlamentare lo designi a successore dell' on. Giolitti, sono partiti in guerra contro il modo di votazione con la busta proposto dall'on. Bertolini, e proclamano con profonda convinzione che questo modo è "reazionario," "conservatore, " magari " clericale, " e levano al cielo la scheda che era stata proposta dall'on. Giolitti e che tutti trovavano difettosissima... due mesi or sono. Allorché queste colonne saranno pubblicate, la batracomiomachia sarà probabilmente finita ... come avrà voluto l'on. Giolitti: il quale si troverà certo un po' imbarazzato a respinger; le lodi iperboliche, che i "democra1 Bertolirti Pietro (1853-1920), deputato di Treviso I e Montebelluna per le legislature XVII-XXIV, seguace di Sonnino. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco
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