Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per zl rinnovamento del paese e per una nuova classe dirigente un tratto elettore, voterà fino dal primo giorno con criterio sano e impeccabile. Parecchi di questi nuovi elettori improvvisati per le prime elezioni non andranno nemmeno a votare: e sarà poco male. Parecchi voteranno a vanvera, o venderanno il voto ai candidati ricchi, o prenderanno per oro colato le chiacchiere degli agenti elettorali: distribuendosi di qua e di là fra i partiti, si annulleranno a vicenda e non sposteranno i resultati. Cosf agisce la legge delle cause accidentali. In tutti i casi, questa incapacità o minore capacità politica non dipenderà dal fatto che il nuovo elettore non sia andato quindici o vent'anni or sono alla scoletta a diventare letterato e dottore in scienze politiche mediante le virtu taumaturgiche delle ventiquattro lettere dell'alfabeto, ma dipenderà d~l fatto che finora non era elettore. La capacità politica l'acquisterà col tempo, partecipando alla vita pubblica, trascinatovi dal possesso del diritto elettorale. La funzione creerà l'organo. Il suffragio universale è un grande strumento di educazione politica, perché obbliga tutti i partiti a rivolgersi ~l cittadino elettore, a illuminarlo, convincerlo, trascinarlo a votare, fargli sentire i suoi diritti e la sua dignità. Finché il cittadino non sarà elettore, nessuno avrà da sperare e da temere nulla da lui: nessuno andrà a parlargli; nessuno avrà cura d'istruirlo. Dategli il voto: tutti gli saranno intorno per trarlo a sé. E nel conflitto delle idee e dei partiti, che si disputeranno il suo consenso, il cittadino acquisterà ben presto la capacità politica necessana a scegliere ragionevolmente fra i diversi candidati. Grande è l'educazione morale - diceva l'on. Sonnino nel 1881 alla Camera sostenendo il suffragio universale - che dall'esercizio dell'elettorato proviene al popolo, a quel popolo di lavoratori, che nella vita quotidiana non conosce, non vede altro che egoi6mo e miseria. Molto piu della scuola, l'esercizio del suffragio può dare al popolano il concetto di un interesse collettivo, può fargli sentire ch'egli è un elemem.to organico della società, e che dalla sua azione può venire e danno e vantaggio alla comunione di uomini che lo circonda. In mezzo al contrasto delle varie propagande dei partiti, l'elettore, per quanto ruvido e meschino, sente di dover emettere un giudizio, sente la responsabilità di un ufficio pubblico da esercitare, di una magistratura temporanea, come la diceva il Cavour: ed in lui si afferma la coscienza della propria dignità, che è la base piu sicura di ogni moralità pubblica o privata. Perciò, anche se la massa dei nuovi elettori, piu o meno analfabeti, dovesse portare dapprima nella vita pubblica una minore esperienza o una maggiore inesperienza che la massa degli elettori anziani, possiamo essere certi che a poco a poco ogni differenza sparirà, e la riforma produrrà un guadagno netto in fatto di educazione politica. Tutto sta a cominciare. Dinanzi a questa massa enorme, che da ora in poi farà sentire il suo peso nella vita pubblica, tocca a noi borghesi, che discutiamo se l'ingresso di costoro nella vita pubblica sarà un bene o un male, - far si che essi non si trovino abbandonati in baHa dei soli arruffoni e arfasatti " istruiti, " e BibliotecaGinoBianco

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