Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

ll Senato Quel grande genio politico-letterario, che porta il nome - coi: rispetto parlando - di Domenico Oliva,1 forcaiolo feroce al cospetto di Dio e salvatore periodico dell'Italia in compagnia di Michele Torraca sulle colonne del Corriere della Sera ha pubblicato nel suddetto giornale (24 ottobre) un'articolessa sul Senato, la quale merita una certa attenzione, perché è un sintomo dell'atteggiamento, che da un certo tempo a questa parte van prendendo i nostri monarchici-conservatori di fronte alle istituzioni parlamentari. È certo che la condizione di senatore è degna d'invidia: essa è perpetua, per quanto si possa parlare di perpetuità quando si ragiona di uomini, che sono mortali per defintz1one: non è sottoposta all'alea d~ll'elezioni, alea terribile che avvelena la vita degli abitanti di Montecitorio: non la turbano le bramosie, i capricci, le querimonie degli elettori. E la dignità di senatore è effettivamente piu alta e la riputazione che lo circonda supera di gran lunga quella molto problematica di cui gode il deputato: gode per modo di dire. E per gli altri vantaggi siamo alla pari: circolazione gratuita sulle ferrovie e sui piroscafi, immunità, credito politico e via discorrendo. Di piu Palazzo Madama è il primo, piu elegante, piu ricco club d'Italia - vi si sta da principi, fra la piu eletta compagnia di questo mondo, in mezzo ad arredi sontuosi, a comodità d'ogni sorta. Ecco perché in fondo tutti considerano il palazzo senatorio come luogo degno di grandi aspirazioni e di profondi desideri. - Ecco perché oggi i ministri si trovano forse m qualche e non lieve imbarazzo di fronte al numero dei postulanti. Da una tale descrizione del club di Palazzo Madama voi credete che lo scrittore debba arrivare a una critica di tutta la istituzione .. Giusto cielo, un corpo deliberante, i cui membri non hanno altro sccpo che quello di scroccare i viaggi gratuiti alle società ferroviarie e di bere caffè a ufo a spese dello Stato, non può essere l'ideale dei corpi deliberanti. Invece il deputato e aimè non ancora senatore Oliva trova che il Senato è " un ambiente sereno 1 Oliva Domenico (1870-1917), deputato di Parma II per la XX legislatura, sedette a destra; era critico letterario del " Corriere della Sera. " [N.a.C.] 5 Biblioteca Gino Bianco

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