Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il suffragio universale di solidarietà. Chiedere sul serio il suffragio universale, significava mettersi risolutamente contro a tutta quella marmaglia di deputati, specialmente meridionali, che dal suffragio universale saranno spazzati via in pochi anni, e che formano il nucleo permanente di tutte le maggioranze parlamentari. Significava indurre il gruppo parlamentare socialista a strapparsi da un'azione ormai troppo esclusivamente parlamentare, riprendere il contatto col paese nella propaganda per la riforma elettorale, mantenersi per parecchio tempo all'opposizione contro tutti i ministeri, rinunziando al miraggio delle conquiste omeopatiche. Significava - e questo era il piu importante - costringere quelle zone della classe lavoratrice, che hanno già il diritto elettorale, e che s'illudono di essere forti, e che nell'ebbrezza di questa illusione dimenticano troppo spesso, quando non disprezzano, la grande maggioranza dei loro fratelli piu disgraziati; significava - dicevo - costringere i privilegiati della classe lavoratrice, a fermarsi, a voltarsi indietro, a guardare a chi sta peggio di loro, a fare il sacrifizio di qualche piccolo vantaggio immediato che la vecchia tattica localista potrebbe ad essi procurare, in vista di un principio piu alto e piu fecondo di giustizia e di solidarietà. Noi volevamo che il suo diritto la classe lavoratrice lo conquistasse da sé, con la sua volontà, con la sua tenacia, rendendosi essa stessa coi propri sacrifizi artefice del proprio destino. Cosf, nel suo lungo e penoso sforzo di conquista, la classe lavoratrice mentre si avvicinerà - dicevamo - al nuovo diritto, si renderà capace ~ degna di esercitare bene il suo diritto; e si troverà pronta a servirsi di esso per la propria emancipazione, fino dal primo giorno in cui l'avrà conquistato. Ora l'atteggiamento improvviso dell'on. Giolitti è venuto a un tratto a rompere le ali alle nostre forse troppo alte speranze. Il suffragio universale dell'on. Giolitti ci fa l'impressione di un pranzo abbondantissimo che ci sia offerto alle otto della mattina, quando lo stomaco non è preparato. Ma anzitutto dobbiamo riconoscere che se nella campagna del suffragio universale ci troviamo alle otto di mattina e non al mezzogiorno, la colpa è tutta nostra, che abbiam fatto poco o nulla per la campagna. E chi ha poco o nulla lavorato per il suffragio universale, dovrebbe sent~re un po' il dovere di non alzare troppo la voce, se ora il suffragio universale gli si presenta innanzi un po' trasfigurato e piuttosto sciupacchiato. Ad ogni modo, anche cosf anticipato e direi quasi violentato, il suffragio universale è una cosf importante riforma, contiene in sé una somma cosf grande di benefiche possibilità, che sarebbe errore enorme, sarebbe delitto respingerlo e disinteressarsene sol perché non è piu precisamente quello che avevamo desiderato. Comunque ottenuto, il diritto elettorale è un grande strumento di educazione politica. Perché obbliga tutti i partiti a rivolgersi al cittadino elettore, a propagandarlo, convincerlo, illuminarlo, 236 BibliotecaGinoBianco

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