Suffragio universale e clericalismo giore influenza politica. Su questo terreno la Chiesa cattolica è piu forte di tutti gli altri partùi, perché nessun partito ha ai suoi ordini, né potrà mai avere, l'esercito dei parroci. Finché i clericali si astenevano dalle lotte elettorali, era da essi trascurato anche il lavoro d'iscrizione nelle liste, e la legge elettorale presente non rivelava tutta la sua potenzialità clericale. Ma in questi ultimi anni le cose sono cambiate. Tutto quello che il suffragio può fruttare di rovina alla libertà - ha osservato il Caperle nella relazione sulla riforma elettorale al Congresso dei consiglieri comunali socialisti dell'estate passata - è dalla parte dei preti un fatto compiuto. Favorito dalla organizzazione millenaria e dal proprio ozio feriale, e dall'altrui riposo domenicale e dal pulpito e dall'altare e dal confessionale e dalla scuola, nei suoi quotidiani contatti palesi e segreti con la parte piu ignorante e piu credula delle masse, il prete ba già intruso nelle liste tutti i suoi fedeli. Il governo e le commissioni provinciali e comunali delle liste hanno sempre favorito nel loro lavorio elettorale i preti, che sono i galoppini piu fervidi e piu efficaci della borghesia reazionaria. Ora, poi, di fronte allo spettro laico che si leva trionfante in Francia, che accenna a levarsi in Ispagna, che anche fra noi comincia a prender figura e atteggiamenti di rivendicazione, il politicantismo dei preti, che talvolta pareva avere un carattere quasi sportivo, è animato dal frenetico coraggio di chi arrischia tutto per tutto. Onde è certo ed inevitabile che i pochi cittadini asserviti al prete e non ancora iscritti nelle liste riuscirebbero a penetrarvi per le vie dell'intrigo in brevissimo volgere di anni, anche se restasse in vigore l'attuale sistema di suffragio. Meglio dunque che anche gli altri partiti meno organizzati, meno combattivi e piu scrupolosi sieno posti nella identica possibilità sulla via aperta ed eguale per tutti del suffragio universale. Il suffragio universale, rovesciando sulle spalle della organizzazione clericale quella enorme massa di lavoratori che essa non ha ancora assimilati, irreggimentati, digeriti, trascinerà il clericalismo a lottare su un terreno a cm è impreparato, e determinerà in esso una profondissima cns1. Toccherà a noi approfittarne. A chi sarà utile, allora, il suffragio universale, se non servirà al partito clericale? Favorirà il partito socialista? Oppure quello che è stato battezzato, per l'occasione, dalla sera alla mattina, come " partito liberale costituzionale? " Il suffragio universale probabilmente non servirà a nessuno dei partiti oggi esistenti. Sarà come il vino nuovo nelle otri vecchie: le farà scoppiare. Accelererà quel processo di dissoluzione, che travaglia le attuali organizzazioni politiche, e quel processo di rigenerazione, da cui usciranno nuovi raggruppamenti e nuovi partiti. Sarà il vento, che farà cadere i "rami secchi " nella foresta. E sarà questa la massima delle sue benemerenze. Gli attuali partiti politici, i quali sono di composizione oligarchica, sentiranno il peso dei cinque milioni e mezzo di elettori che da un momento all'altro entreranno in campo. O si riorganizzeranno in modo da poter sopportare la nuova pressione, o andranno in malora. Anche dove i vecchi nomi rimarranno, i programmi e i metodi di azione saranno profondamente moBiblioteca Gino Bianco
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