Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Per il suffragio unive1'sale È uno squillo acuto di tromba, che ci invita tutti al lavoro. Si riuniscano dunque il gruppo parlamentare e la direzione del partito, formulino subito un programma concreto d'azione, senza illudersi in una -sollecita e facile vittoria, ma senza disperare del risultato della battaglia. E, mentre i deputati socialisti riprendono nella Camera la loro opera naturale di critici, di oppositori, di lottatori tenaci, persistenti, instancabili, noi lanciamoci tutti fra le moltitudini a suscitarle dal torpore, in cui questi ultimi anni le hanno sommerse, a far risplendere ancora una volta innanzi ai loro occhi un raggio dell'eterno ideale. La vittoria non ci può, non ci deve mancare. Perché abbiamo già riportata una grande vittoria su noi stessi: abbiamo vinte le incertezze che ci paralizzavano; abbiamo liquidate le ultime illusioni; abbiamo le mani libere e le idee chiare e il cuore sicuro; e siamo oramai giunti a questo, che ci è forza vincere, se non vogliamo perdere ogni ragione di vivere come esseri inetti e senza volontà. Ma il gruppo socialista parlamentare starà, saldo e concorde, colla dichiarazione Turati? In altri termini, questa campagna per il suffragio universale possiamo iniziarla sul serio, con la sicurezza che il gruppo parlamentare non rallenterà mai la corda dall'altra parte? Oppure a un certo punto la corda s'abbasserà per consentire il salto a... qualche Banca del lavoro? E, poiché fra i deputati socialisti ce ne sono di quelli per i quali l'anticlericalismo è oggi per i'Italia la suprema necessità, mi sia permesso di domandare loro: "Se, al riaprirsi della Camera, il ministero Luzzatti, o un qualunque altro ministero sorto dalle sue ceneri, vi venisse incontro col ramo d'ulivo della ... precedenza del matrimonio civile o di altra consimile laicità, continuerete sempre a ricordarvi di quanto ha detto Filippo Turati nel discorso del 20 dicembre, oppure considererete il suffragio universale come una merce di pessima qualità da essere scambiata al momento opportuno con un po' di paccottiglia anticlericale?" Insomma, occorre una buona volta uscire dalle oscurità e dai tentennamenti. Crede il gruppo parlamentare, crede la direzione del partito, necessario fare sul serio la campagna per il suffragio universale? In questo caso, bisogna dichiarare che nulla ci accontenterebbe senza il suffragio universale, ed agire in conseguenza. Credete che la campagna per il suffragio universale sia inutile o impossibile, e che meglio varrebbe un bocconcino di Banca del lavoro o di matrimonio civile? e allora ditelo chiaro e tondo, e non parlate né di suffragio universale, né di allargamento del voto, né di altre consimili inutilità e frascherie di "intellettuali." Ma cercate una buona volta di chiarire le vostre idee e parlate chiaro. Continuando a tentennare, a volere e disvolere, a mirare a destra mentre il vostro sguardo è a sinistra, non conchiuderete mai nulla. Non avrete la Banca del lavoro, e continuerete a rendere impossibile ogni propaganda per la riforma elettorale. G. SALVEMINI 224 Biblioteca Gino Bianco

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