Che fare? universale e promesso un semplice allargamento del suffragio, hanno resa impossibile nel paese la campagna per la riforma elettorale. Supponete di dover fare nell'Italia meridionale una conferenza di propaganda per la riforma elettorale. Il vostro pubblico è, in grande maggioranza, di contadini analfabeti. Come fate a convincere questa gente che il gruppo parlamentare e l'Avanti! hanno agito bene a chiedere o a dichiararsi soddisfatti di una legge, che continuerà ad escludere dal voto tutti gli analfabeti? Come fate a convincere quest'uditorio di analfabeti che occorre fare dimostrazioni, petizioni, proteste, magari uno sciopero generale, per conquistare il diritto di voto... agli altri? Dovete far le viste di ignorare che la rappresentanza parlamentare del partito si è già contentata di molto meno, e dovete parlare lo stesso di suffragio universale? Ma non sarebbe questa da parte vostra una insincerità e un inganno? Né si dica che l'azione parlamentare è una cosa, e l'azione extraparlamentare è un'altra. Non si può chiedere nel paese ciò che i nostri deputati hanno già abbandonato alla Camera. Perché il suffragio um·versale non si può chiedere se il gruppo parlamentare non è all'opposizione, E la campagna pel suffragio universale non si può fare, se non è secondata sistematicamente dal gruppo parlamentare con una seria, risoluta, energica opposizione contro il governo e contro la maggioranza parlamentare. . Perché, si capisce perfettamente che i 250 deputati, eletti dalle clientele malfattrici del Sud e del Nord d'Italia, trovino che tutto va bene nel migliore dei modi possibili, e si oppongano con ogni forza ad ogni riforma elettorale. Si capisce anche che quei deputati conservatori, i quali sono personalmente onesti, e debbono il loro mandato alle forze autenticamente conservatrici del paese, rese potenti anch'esse dalla trincea del suffragio ristretto, pur deplorando in cuor loro che il sistema elettorale attuale mandi alla Camera un numero troppo largo di deputati malfattori, difendano anch'essi lo statu quo elettorale, considerando che, dopo tutto, un blocco di 250 deputati bricconi è meno pericoloso agl'interessi conservatori, di un blocco di altrettanti deputati eletti da un corpo elettorale socialmente piu democratico; coi primi sarà sempre piu facile intendersi; sono il meno male. Si capisce anche che gli scettici di tutti i partiti e di nessun partito dicano: "L'Italia è un paese di maiali; qualunque sistema elettorale, in un paese sumo, non potrà non produrre un'alta percentuale di deputati smm; non perdiamo tempo con questioni insolubili; pigliamo il mondo . ,, come viene. 221 BibliotecaGino Biar:1co
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