Le memorie di un candidato Dagli amici della sezione repubblicana di Albano abbiamo ricevuto due corrispondenze con le quali, in risposta a un invito fatto sull'Avanti! si precisano e si documentano le accuse a quei socialisti di aver preparato pastette a favore del loro candidato Gaetano Salvemini. Abbiamo pregato i nostri amici di non riaprire nelle colonne della Ragione una polemica incresciosa sulla quale, in seguito aUe querele Bellucci e Salvemini, dovranno dire la loro parola i tribunali; ed essi hanno acconsentito, pregandoci però di avvertire che manterranno la promessa fatta ai socialisti di Albano con una apposita pubblicazione. Però la querela del signor Marco Bellucci non è mai venuta. Il sig. Marco Bellucci è tuttora il capo dei repubblicani di Marino. E nessun repubbli'cano ha sentùo finora z"ldovere di rompere ogni soli'darz·etàcon quest'uomo. E la Ragione continua a chiamare il sig. Marco Bellucci "il nostro amico" (24 dicembre 19u). Il processo Uno dei repubblicani, il solo, che in questa tempesta di contumelie, abbia avuto il coraggio di pubblicare senza anonimo contro di me accuse còncrete e querelabili, fu l'avv. Arnaldo Petroni. Al quale detti querela. E la causa, discussa innanzi al Tribunale di Roma, fini: il 13 novembre con la condanna dell'avv. Petroni per diffamazione, non avendo il querelato raggiunta la prova per nessuna delle accuse a me fatte, e avendo io raggiunta la prova contraria. Ma non di questo fatto giudiziario io voglio in questo libro parlare. Quel che interessa, come documento della matta bestialità di certa democrazia, non è il processo in sé e la condanna, ma l'atteggiamento che ha assunto durante il processo il gi·ornale ufficiale quoti.diano del partùo repubblicano. Ecco, infatti, in che modo la Ragi·one ha fatto il resoconto del processo. Della deposizione, in cui io avevo raccontata tutta la storia della elezione nella udienza del 27 ottobre 1911, neanche una parola. Ma la deposizione resa dal Soderini nell'udienza del 31 ottobre è riprodotta per intero, per lo spazio di una colonna, col titolo: "La schiacciante deposizione del conte Soderini." Viceversa, tutte le deposizioni successive di quella udienza, e della udienza antimeridiana del 2 novembre, sono concentrate nel vuoto, e falsificate in modo che non se ne capisce nulla. Eccone un esempio: Deposizione Ridolfi: dal processo verbale. Dopo diversi giorni [dal mancato ballottaggio] il Bellucci, sindaco di Marino, venne a chiedermi quelle schede [che erano state. preparate ad Albano per la votazione: vedi p. 197]. Ed io risposi che le avevo distrutte. Poi venne la lettera del Salvemini pubblicata sul GiortJale d'Italia, e il Bellucci tornò da me per assicurarsi se effettivamente le schede 2II BibliotecaGinoBianco
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