Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana Giunto a Roma, feci cercare il Morgari. Volevo consigliarmi con un uomo di moralità sicura, estraneo alle mie preoccupazioni personali, capace di giudicare serenamente e rettamente. Il Morgari venne alle 15. Erano pre• · senti il prof. Moro e il prof. Certo. Il Morgari dichiarò che, stando com'io dicevo le cose, non mi rimaneva che ritirarmi. Egli anzi si rifiutava di andare a Palestrina, a tenere a freno i valenzanisti, dal momento che a poca distanza, a Zagarolo, i popo• lari si preparavano a fare né piu né meno di quanto minacciavano i valenzanisti. Le parole del Morgari produssero in me l'effetto di togliermi ogni ultima esitazione. " Questa è 1~ voce della logica " esclamai. Presi un lapis, scrissi in fretta un manifesto agli elettori per spiegare i motivi del mio ritiro, e tutti insieme lo portammo all'Avanti! per la pubblicazione (testimonianze Moro e Certo). Si è detto da alcuni, anche benevoli con me, ma ignari dei fatti, che la mia deliberazione fu il resultato di un colpo di testa, di uno scatto d'impazienza, di un moto impulsivo e irriflessivo. Il racconto che precede, dimostra che se ebbi un torto, fu proprio quello di essermi troppo a lungo indugiato fra il sf.ed il no, e di non avere fino dalla notte del venerdf. ad Albano, eseguito il mio dovere, senza esitare oltre. E questo dovere era chiaro e preciso: Rimanere fedele ai patti della mia candidatura; rifiutarmi tenace• mente e disperatamente ad ogni complicità con gli imbroglioni; in quella lotta non fra me e il mio avversario, ma fra me e quella parte dei miei elettori che non sentiva o non voleva sentire, perché aveva interesse a non sentire, l'obbligo di tenere le mani pulite, riconoscermi sconfitto; e ritirarmi da una battaglia indegna, salvando - ché altro non potevo salvare! - il mio onore. Le prime polemiche Capitolo quarto La macchia d'olio Nel manifesto, col quale la sera del 23 aprile annunciai il mio nt1ro dalla lotta, dopo avere accennato alla esasperazione, da cui apparivano presi molti dei miei elettori dinanzi al pericolo di essere sopraffatti dai brogli e dalle violenze degli avversari, continuavo: 202 BibliotecaGinoBianco
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