Le memorie di un candidato La, testz·monianza Soderini Ebbene, toccava proprio all'avv. Petroni la funzione di accusarmi sei mesi dopo, in rappresentanza della repubblica marinese, di avere proprio io "in carne ed- ossa e nervatura" eccitato al broglio il conte Soderini, invitandolo a... rubare 1 voti che toccavano a me e ad entrare in ballottaggio m vece mia! La lettera, in cui l'avv. Petroni mi muoveva questa accusa, fu letta e approvata dal conte Soderini, prima che fosse pubblicata, come è stato ammesso dallo stesso Soderini nella udienza del 31 ottobre. Ed ecco ora come il Soderini ha raccontato il fatto: Il 16 aprile 1910, · vigilia della prima votazione, il prof. Salvemini m1 venne a trovare, di mattino, e mi disse che poco prima aveva avuto una visita dell'on. Valenzani, il quale gli avea proposto di fare in modo che i voti fossero ripartiti fra esso Valenzani ed il prof. Salvemini, in modo da escludere dal ballottaggio me.22 Aggiunse che Salvemini aveva risposto che aveva fatto meglio i calcoli, e che in seguito ai risultati ottenuti credeva di dovere sostenere la lotta del ballottaggio personalmente piuttosto che cedere i voti al Soderini." MAYER: "È falso quanto dice il Mancini. Io andai dal Salvemini incaricato dal Vesci, Mancini e da altri, per chiedergli se accettava di far dare i suoi voti di Zagarolo al Soderini, ed il Salvemini rifiutò questa proposta, dicendo che egli era pronto a sostenere il ballottaggio, e questo io riferii al Mancini ed ai suoi compagni. Credo di dover dire che ieri dopo la mia deposizione trovatomi in un caffè col Mancini, questi mi disse: •Non so come farai a sostenere la tua dichiarazione contro quella contraria che farò io ed altri, negando quello che tu dici. Ed il tribunale dovrà credere piu a cinque di noi che a te. ' " MANCINI: " Il fatto di cui ha fatto ora cenno il Mayer effettivamente avvenne, ma il significato dato da costui è errato. Io domandai al Mayer come avrebbe potuto sostenere la 'sua falsa deposizione contro di noi, che deponendo la verità affermavamo il contrario. Non è vero che io aggiungessi che il tribunale avrebbe creduto a noi cinque e non a lui. Debbo anche dire che quando si doveva discutere l'altra volta la causa, io dissi al Petroni che avesse citato il Mayer a suo discarico, perché convinto che egli dovesse deporre conformemente a noi che diciamo la verità del come i fatti si svolsero. Non so perché ora il Mayer deponga in modo diverso dalla realtà; quanto ho io affermato oggi, corrisponde a quanto egli ci riferi dopo di aver parlato col prof. Salvemini; ed il 17 aprile [ 1911] il Mayer da me interrogato ci confermò quanto io ho deposto. " MAYER: " Io interpellato dal Salvemini rilasciai a lui una dichiarazione prima che il Salvemini presentasse la querela [7 novembre 1910], nel senso come sopra ho deposto, e ricordo pure di aver detto al Vesci nel giorno stesso in cui rilasciai la dichiarazione, quello che avevo fatto. Non solo ma anche all'avv. Petroni, che mi disse che mi avrebbe citato come testimonio, dissi che la mia testimonianza non poteva giovare alla sua causa, perché la verità era quella che avevo detta io, e lo stesso Petroni potrà dirlo, poiché sono suo ottimo amico e gli affido anzi i miei interessi. " PETRONI: " È vero che sono amico del Mayer, ma non è vero che questi mi abbia detto che la sua deposizione non poteva giovarmi, perché altrimenti non l'avrei indicato nella mia lista di testimoni. " · (Lo indicò dapprima nella lista dei testimoni, ma all'ultimo momento ci rinunziò; e allora io, che intendevo dapprima rinunziarci non avendo sicurezza di una deposizione veritiera, perché conoscevo le relazioni personali fra il Mayer e l'avv. Petroni - e chiedo scusa ora al Mayer dei miei sospetti ingiustificati - ebbi a un tratto 'la buona ispirazione di presentarlo per conto mio. Se io non avessi cosi provveduto alla documentazione della verità, l'avv. Petroni avrebbe presentati come soli suoi testimoni su questo punto, il Mancini, l'Esposito, il Bernabei ed il solito Tonetti del " Giornale d'Italia ": io sarei rimasto senza il Mayer: e il " bel •colpo " repubblicano sarebbe stato fatto!) 22 Questo è assai inesatto. Fino dal I s aprile (venerdi) io avevo invitato il prefetto a promuovere il concordato fra i tre candidati per la regolarità delle operazioni elettorali (vedi innanzi p. 180, n. 12). E fin dalla sera del I S tutti e tre eravamo stati invitati dal prefetto a una riunione. In questa stessa sera l'avv. Valenzani venne a propormi, presente il prof. Giovanni Moro, non di accordarmi con lui per dividerci i voti del Soderini, ché lo avrei messo alla porta, ma di accordarmi con lui per conquistare d'accordo i seggi, escludendone la rappresentanza del Soderini. Io rifiutai recisamente, dichiarando che se l'accordo non si faceva in tre, io mi sarei accordato per i seggi non con lui contro Soderini, ma con Soderini contro lui. perché avevo piu fiducia nella correttezza del Sederini. E di fronte a questa minaccia, l'avv. Valenzani accettò l'accordo in tre. BibliotecaGinoBianco
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