Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana " La sera del 17 aprile, " ha deposto l'ing. Sabatini, presidente del mio comitato, "mentre io ero al telefono, vennero Vesci, Petroni ed altri; ed i due che ho nominato mi fecero la proposta, se noi consentivamo di far entrare in ballottaggio il Soderjni piuttosto che il• Salvemini. Io mi rifiutai. Nell'istessa sera mandai a Marino a sorvegliare lo scrutinio Bassani Silvio, al quale si aggiunse il Pani Annibale. Il Pani mi disse di aver parlato a Marino col Vesci e col Petroni, i quali gli chiesero se ad Albano si era conosciuto (?) lo scrutinio, ed avutane risposta negativa aggiunse (?): Peccato, perché anche ad Albano potevasi fare quel lavoro che essi desideravano. 18 Del resto le pastette non si potettero fare a Marino perché gli scrutatori si rifiutarono. "19 Ed ecco che cosa ha deposto (udienza del 2 novembre) uno dei due scrutatori ... tentati: La sera della domenica 17 aprile, mentre nella sezione, in cui ero scrutatore, s1 stava facendo lo spoglio, fu sospeso, perché si seppe che in altri paesi avevano rotto le urne e si facevano brogli. Durante la sospensione fui chiamato sulla strada; e ivi trovai Barnaba Soldini, l'avv. Petroni ed altri. Non rammento chi di costoro mi dicesse: " Sai, bisogna cambiare le schede che portano il nome di Salvemini, e darle al Soderini, perché Salvemini non vuole entrare piu in ballottaggio, e quest'ordine viene dallo stesso Salvemini e dal Sabatini. " Io che dubitavo già della cosa, dissi: "Noi lo faremo, quando verranno qui o Salvemini o Sabatini a dircelo. " Invece piu tardi venne un messo da Albano [il Bassani Silvio], mandato dal $abatini a dire di affrettare il piu possibile lo scrutinio. 20 Verso le 10 di sera, poi, proprio dopo che il Valenzani aveva assicurato il Bissolati e me che lo spoglio delle schede sarebbe subito cominciato e noi ci preparavamo ad assistervi, un socialista di Frascati, Federico Mayer, venne a prendermi da parte, dicendomi che c'erano fuori Frascati in automobile il cav. Vesci, Ubaldo Mancini sindaco repubblicano di Ariccia, ed altri; e il cav. Vesci voleva sapere se io consentivo che i voti miei andassero al Soderini. Risposi, naturalmente, di no.21 18 Il processo verbale della deposizione è qui poco chiaro. Mi par di ricordare benissimo che il testimone non abbia detto: " i quali chiesero se ad Albano si era conosciuto lo scrutinio " (che non ha senso), ma: "i quali chiesero se ad Albano si continuava lo scrutinio; ed avutane risposta negativa [perché era già finito], aggiunse[ro): peccato ecc. " 19 Romolo Ridolfi, che era in un'altra stanza del telefono, ha deposto che il Sabatini gli riferì subito la proposta e il rifiuto: " telegrafammo e telefonammo a Zagarolo, e spedimmo a Marino Bassani Silvio, acciocché in quelle sezioni si affrettasse lo scrutinio; vennero al telefono il Vesci, l'avv. Petroni, Tonetti del "Giornale d'Italia ' e Bernabei. " Il Tonetti, a questo proposito, ha deposto che il discorso tra il Vesci, il Petroni e il Sabatini non avvenne in sua presenza: " non so se fosse avvenuto con il Sabatini senza la mia presenza. " Per essere una smentita, non c'è male. 20 Nello stesso senso ha deposto l'altro scrutatore Barnaba Vicini, dicendo che col Pe• troni c'erano Barnaba Soldini, Temistocle Bernabei e il solito Tonetti del " Giornale d'Italia. " Naturalmente, il Tonetti, il Soldini e il Bernabei hanno smentito di aver voluto perpetrare questo reato. 21 Confronto fra Federico Mayer e Ubaldo Mancini pella udienza del 2 novembre. MAN· crnr: " Dopo che si seppe che il Salvemini aveva fatto la proposta di cedere i suoi voti al Soderini, io per assicurarmi se la cosa era vera, pensai di andare a Frascati, ove sapevo che si trovava il Salvemini. Nell'automobile col quale andavo, si trovavano anche il Vesci, Pietro Esposito, Bernabei, Tonetti ed altri. Io dissi appunto che bisognava assicurarsi direttamente dal Salvemini se la cosa era vera. Fra le persone presenti si disse che il piu adatto a fare questa intervista era l'Esposito, perché frascatano. Infatti l'Esposito andò, parlò col Salve• mini [questo è falso], e quindi tornò presso di noi insieme al Mayer. Costui disse che il 188 BibliotecaGinoBianco
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