Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana La, prima votazione Il fatto è attestato: I. dal Giornale d'Italia, 18 aprile, 4a edizione, che scriveva: "Si ha ragione di credere che i popolari siansi suddivisi fra il candidato cattolico e quello socialista, coll'intendimento evidente di far riuscire il primo ad entrare in ballottaggio"; 2. dal Corrz·ered'Italia, 18 aprile, il quale scriveva: "Dopo la costituzione dei seggi, che è avvenuta a tarda ora, si è subito notato a Marino una straordinaria mancanza di movimento attorno alle urne. Si è, infatti, saputo che i repubblicani in massa avevano disertato il campo della lotta, ed erano partiti per vad paesi "; 3. dalla Vita del Lazio, giornale democratico settimanale di Tivoli, che nel n~mero del 23 aprile 1910, scriveva: "I democratici, non contenti tutti della candidatura Salvemini, non hanno messo a partito la loro energia... Se i democratici del Lazio si fossero subito accordati sopra un nome possibile - e l'unico possibile era il Vesci - certamente la lotta di domenica avrebbe avuto un resultato ben diverso. A Marino, ad Albano voti di repubblicani non sono certo andati a vantaggio di Salvemini: molti di essi votarono per il Soderini. Ciò significa quanto poco accetto fosse il nome del Salvemini." E la conferma lampante di queste testimonianze si ha nei risultati della votazione del 17 aprile, di Marino, centro - ricordiamolo - in grande maggioranza repubblicano: Iscritti . . . . 1005 Votanti . . . . . 615 Astenuti . . . . 39o SALVEMINI . . . . 277 SoDERINI . . 217 VALENZANI . . . . 107 Quando si consideri che a J\.farino c'è un nucleo di socialisti abbastanza notevole, il quale dispone di non meno di 150 voti, e che una ventina di voti di qua e di là, anche fuori del vero e proprio nucleo socialista, li avrei in tutti i modi avuti, se ne deve concludere che non piu di 100 repubblicani votarono per me: gli altri o se ne andarono a bere in campagna, oppure votarono per Soderini e per Valenzani, i quali erano meglio di me ... redditizi. Ma la repubblica non si limitò ad astenersi o a votare per Soderini pur di escludermi dal ballottaggio. Fece qualcosa di piu e di meglio. A Marino "verso le 13," scrive il Giornale d'Italia, 18 aprile 1910, "sparsasi la voce che da parte dei valenzaniani si sarebbero commessi brogli ed inadempienze ai patti convenuti, il fermento è diventato vivissimo. Già alcuni energumeni pensavano di rompere le urne e sperdere i voti. Fortunatamente in quel momento è giunto Filiberto Vesci che è riuscito a riportare la calma ... Chiamato da Frascati è giunto l'on. Bissolati. L'agitazione non ha avuto nessun seguito. " BibliotecaGinoBianco

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