Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Le. memorie di un candidato nere_ che Vesci avrebbe 'provvedutp ·bene allà propria candidatura, ~e nel frattempo fosse usci'to. ad invitare i ,\"epubblicani a votare' pel nome ·tuo, poiché .il convegno ti aveva' indicato. Ciò., si disse, avrebbe' propi~iato à lui~ gli animi dei so.cialisti, ·i qmJli, quando fosse· venuto il tuo rifiuto, sarebbero stati piu propensi a votarè per lui: Tutto qui. Non mi sarebbe discaro pottare questa tes!im~nianza, anche perché - avendo effettivamente detto quanto sopr,a - ebbi contro di me le, mormorazioni- dei repubblicani ai quali parve • · che, dando per certo il- tuo rifiuto, avessi giuocato di furberia per induère il Vesci alla nota dichiarazione jn tuo favore. Mentre io credevo davvero, che, dopo la mia lettera, · tu non avresti accettato. Naturalmente, se tu accettasti, fu perché ti proponevi - e facest( l'urrtaoamente possibile - di impedire le pastette anche de~ tuoi,· e speravi di riuscirvi." 5. Qui possiamo riprendere la strada, guidati da "fa luce d½' lo gran Costanzo" Premuti (Ragione, 7 novembre 1910): I nostri (cioè i repubblicani), dopo il primo grido di dolore ~ di vergogna ( !), dop; un paio di riunioni, tornarono ad illudersi: "Salvemini non accetta, lo dissuaderanno quelli dell'Avanti/ che conoscono il collegio. " "Vittoria, capitano a gridare un giorno gli entusiasti a Roma, vittoria, Bissolati e gli altri dell'Avanti/ han· detto: fate scrivere a Filiberto Vesci una lettera di adesione alla candidatura Salveminj; ed in omaggio al · deliberato di Albano, Salvemini, a sua volta, rinunciando, raccomandetà Ghe i voti dei · socialisti vadano invece a rafforzare il candidato repubblicaop. Bissolati è un galantuomo, un uomo d'onore, un convinto bloccardo. " Filiberto Vesci, attenendosi al consiglio d'alcuoi socialisti, aveva scritto, essi dicevano,· una nobilissima lettera; e si d;veva andare da. Bissolati per avere col plauso anche il mantenimento della promessa. Ed in, casa Bissolati ci recammo l'avv. Levi, Barnaba Soldini ed io. Bissolati era assente (vedi innanzi p. 165); ma la sua signora, esattamente edotta (?) delle pratiche esplicate col Salvemini• ci volle assicurare, sia pure non formalmente, che lo stesso Salvemini non si sarebbe ri~an-, giate le dichiarazioni scritte di non accettazione della candidatura Jlel collegio di Albano. L' on. Bissolati - alla cui lealtà, superiore ad ogni sospetto o insinuazione, non c'è bisogno di rendere .omaggio - nella deposizione innanzi al Tribunale di Rotna (udienza 27 ottobre), ha messo su questo punto le cose a posto: Non è punto vero che io avessi preso impegno formale coi repubblicani circa il · rifiuto del Salvemini. Avevo solamente manifestato una certezza morale mia. Evidentemente, i repubblicani furono troppo corr1v1 a prendere i loro desideri per realtà. È una disgrazia che capita spesso ai settari, nei q':,lali il fanatismo politi~o uccide ogni controllo critico. 6. La rinunzia ... fittizia del cav. Vésci, candidato in pectore dei repubblicani, fu pubblicata la sera del 3 aprile sul Giornale d'Italia, e la sera del 4 aprile sull'Avanti! Ci pensò su due giorni prima di fare il cattivo passo: Nella lettera il cav. Vesci non mancava di lodare... per. burla me " nome autorevole. per iµtelletto, per cultura e per onestà, " e invitava ... ·per burla i repubblicani a " raccogliersi sul mio nome, " poiché ?[mai " il dad0 è gettato." Ma dava sfogo... sul serio al piu aspro risentimehto contro l'avv. Fuschiòi, che nel convegno del 30 marzo aveva fatto il mio nome: , . . . b.H9tec~.... j~b-B~~cb· · • "' ~. ',._. • J ., I • ., \ f , - . ! . ' ,. ,

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