Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

l delegati elettorali giolittiani e l'on. Sonnino in attesa del giudizio d'Appello. Il trasferimento, anche se non fosse stato seguito dalla revoca, era provvedimento o eccessivo o insufficiente, e in tutti i casi ingiusto e inopportuno. Perché, o l'on. Sonnino giudicava il cav. ·Prina immacolato come un panno di bucato anche dopo la· condanna di Bari; e non doveva né trasferirlo, né sospenderlo, anzi indennizzarlo delle noie avute da un processo temerario e da una ingiusta condanna; o l'on. Sonnino credeva che la condanna del Tribunale di Bari portasse come conseguenza una sanzione disciplinare; e in questo caso il trasferimento semplice non può soddisfare il sentimento di giustizia di chi ritiene che il cav. Prina, o chi per lui, se ha rotto, deve pagare. · Noi non vogliamo la morte di nessuno: vogliamo che finisca lo strazio, che del dirit-to elettorale e dell'onore del nostro paese han fatto pet otto anni di seguito nell'Italia meridionale i prefetti e i delegati giolittiani. E per contribuire a quest'opera di risanamento mo_rale e di solidarietà nazionale, non basta che l'on. Sonnino dia - dato che le dia - agli agenti delle prefetture e delle questure istruzioni di correttezza e di neutralità. Occorre anche che reprima energicamente e sollecitamente gli abusi passati; affinché i prefetti e _i delegati sentano che, commettendo delitti per servire ad un ministro, corrono rischio di pagarla cara quando il ministro sia cambiato. Il provvedimento illogico prima preso e poi revocato dall'on. Sonnino nel caso del cav. Prina, e la inerzia musulmana che vediamo negli altri casi, stanno H a far capire ai prefetti e ai delegati che acqua passata non macina piu; per ora tengano le mani a posto; quando ritornerà al potere l'on. Giolitti, allora potranno liberamente ritornare alle care abitudini; per i reati elettorali c'è prescrizione da un ministero all'altro; la mano destra non saprà mai quel che fece la sinistra. Se pure il provvedimento Prina e i non provvedimenti Cornetta, Covelli, Gafà, Parisi, non rivelano qualcosa di peggio: che cioè l'on. Sonnino trova legittimi, come ministro, gli infami metodi elettorali giolittiani, contro cui votò quand'era all'opposizione; e che non solo ha dovuto accettare la eredità giolittiana senza beneficio d'inventario, ma si propone anche di adoperare i metodi giolittiani per farsi anche lui la " " . sua magg10ranza. Chi scrive queste righe reputa fermamente che una delle piu desolanti prove della ignoranza tecnica e della insincerità dei deputati e dei giornali di Estrema Sinistra sia il gran parlare che essi fanno continuamente, di profonde riforme tributarie, scolastiche, sociali, ecclesiastiche, ecc., ecc., e la loro sistematica indifferenza di fronte a quelle infinite piccole riforme morali, che si possono attuare subito, senza spesa, col solo capitale di un poco di buona fede e di buona volontà. E al minister_oSonnino noi daremmo, non uno, ma dieci anni di favore, anche, se non facesse nessuna di quelle grandi riforme, intorno al cm nome spesso senza contenuto amano spendere i fiumi della loro retorica i politicanti della democrazia, purché l'on. Sonnino osasse 145 Il E _, .)tecaGino Bianco

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