11 minist,:o della mala vita deciso la sera di lunedi. Martedf mattina Pignatelli fu mandato a chiamare dall'ispettore Prina. Al ritorno, nell'attraversare la piazza, che era piena di gente, si senti'.cadere sulla testa un gran colpo di bastone. Si rivoltò contro l'assalitore. Ma un' questurino fu pronto a prenderlo per le braccia, mentre quell'altro fuggiva. La folla dei debellisti gridava contro Pignatelli e lo insultava. Intanto le guardie, con le daghe sguainate, assalivano la sede della lega e la chiudevano. Scelsero l'ora che quasi tutti eravamo in campagna sul lavoro. Il Prina era sceso giu dall'ufficio, e dirigeva le guardie, accompagnato dal cane." " Perché Pignatelli è partito? " . "Egli ha resistito sino a ieri mattina. Finalmente riesd a mandarci a dire che ce ne andassimo tutti nei paesi vicini nel giorno della elezione per fare attestare da un notaio che noi non eravamo a Gioia. Cosf i seggi di De Bellis non avrebbero potuto farci apparire come votanti. E ieri mattina se ne andò, circondato dalle guardie, con la gente che dietro urlava· e fischiava. Ma stamattina quelli di noi, che volevano partire, erano fermati all'uscita del paese e. costretti a rincasare. " "Siete contenti di stare nella lega? " · La donna interviene: "Tutta Gioia sta nella lega, perché ·siamo tutti affamati. La lega ha fatto la c9operativa. Abbiam pagato cinque lire, e abbiamo farina, olio, vino, baccalà, legumi piu a buon mercato." · "Una volta," aggiunge il marito, "guadagnavamo al piu 70 o 80 centesimi il giorno; ora arriviamo a guadagnare fino a r,50 nei giorni piu affollati di lavoro. Eppoi ora abbiamo 'qualche rispetto.'~' " Che vuol dire? " "Invece di essere maltrattati, siamo rispettati nel lavoro. Invece di essere tenuti piu rozzi, siamo tenuti piu puliti. Le minestre sono piu condite. Una volta prima che uscisse il sole eravamo al lavoro; e quando tramontava, lavoravamo ancora: ora partiamo dalla città dopo che è sorto il sole, e la sera si ritorna un po' piu presto. " Si aprf la porta. Tutti trasalirono. Niente pericolo. Era un adolescente di quindici anni, leghista anche lui. Gli domandai se sapeva leggere e scrivere. Mi rispose fieramente di sf. "Tutti quelli della mia età vogliono saper leggere e scrivere. Tutti i bambini ora li mandiamo a scuola. Ma quelli che non hanno imparato quand'eran piccini, trovano grandi difficoltà ad imparare ora. Il municipio ha messo una scuola serale; ina solo fino alla seconda. Non vuol mettere la terza per non dare il diritto elettorale a chi la frequenti. L'abbiamo chiesta due volte. L'hanno rifiutata. E ci creano tante difficoltà per la iscrizione dei nuovi elettori. L'anno scorso portammo agli esami r40 elettori: furono approvati: ma all'ultimo momento respinsero le domande, perché non c'erano i certificati penali." . Quel ragazzo parlava come un uomo fatto. E parlava un italiano 99 Biblioteca Gino Bianco
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