Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza litania e Albania J tener fisso lo sguardo. 113 Il Fremdenblatt, ufficioso vien– nese, e il Berliner Tageblatt pubblicarono subito dopo la costituzione del ministero - era forse un ballon d'essai? - che il nuovo ministro degli esteri in una conversazione col ministro di Baviera aveva dichiarato che "rinunziare alla Triplice sarebbe un delitto " 4 ; e Prinetti, non appena la Camera dei deputati poté riprendere le discussioni smentiva di "avere avuto mai occasione di parlare del rinnovamento della Triplice" col ministro di Baviera. 5 Altro particolare caratteristico. Sottosegretario al ministero degli esteri andò proprio quello stesso deputato De Martino - da non confondere coll'attuale segretario generale del Ministero degli esteri - che, nella seduta della Camera del 13 dicembre 1899, aveva domandato a che cosa servisse mai per l'Italia "questa Triplice Alléanza. " 6 - Si è mandato De Martino agli Esteri - scriveva con malumore il triplicista Popolo Romano del 19 febbraio 1901 - "forse perché si ritiene che d'ora innanzi alla politica estera meglio si adattano gli elementi irrequieti." Per parte sua Biilow assumeva l'aria della piu olimpica indifferenza e sicurezza. Il 5 marzo, interrogato al Reichstag sulle relazioni della Germania con le altre potenze, "soprattutto con quelle della Triplice," parlava del– l'Inghilterra, parlava della Russia, evitava di occuparsi proprio della Triplice.' E il 15 marzo, trattando della questione cinese, si limitava a compiacersi che l'Italia e l'Austria sostenessero la Germania, "stante la predetta saldezza della Triplice. 118 E poiché l'alleanza durava fino al maggio 1903, era naturale che nei marzo 1901 fosse ancora pienamente salda. Anche Zanardelli, pochi giorni prima, presentando il nuovo Ministero alla Camera, aveva dichiarato che l'Italia rimaneva "ferma nel serbar fede ai trattati. " 9 Ma il 25 marzo in una intervista al New York Herald, si affrettava a parlare anche dell'avvenire: L'attuale Ministero dovrà trattare anche della questione della Triplice Alleanza. Sugl'impegni precedenti [che scadono nel maggio 1903] non è possibile neanche una discussione: l'Italia non si legherà se non dopo matut·a rif/.essione ... Se la rinnovazione dei trattati avverrà, essi non avranno altro obiettivo tranne quello del mantenimento della pace. 10 Nella prima quindicina di aprile, mentre avvenivano a Tolone le feste italo-francesi (8-12 aprile), Biilow veniva in Italia, andava a Venezia, se ne tornava in Germania, non incontrandosi con l'on. Zanardelli, che solo 3 Il discorso fu pubblicato dalla "Lombardia," giornale zanardelliano, del 5 novembre 1900, ment~e i giornali conservatori lo passarono sotto silenzio. È probabile che sino da allora esistesse una mtesa fra il re, Zanardelli, e Prinetti per la formazione del nuovo Ministero. 4 "Popolo Romano," 17 febbraio 1901; "Tribuna," 18 febbraio 1901. 5 CAMERA DEI DEPUTATI, Discussioni, XXI Legislatura, 1 3 , sessione, 8 marzo 1901, p. 2278. 6 "Rivista delle Nazioni latine," 1° ottobre 1916. 7 Reden, I, 185 sgg. 8 Reden, I, 206: "Dem vollig unerschiitternten Bestand des Dreibundes." 9 CAMERA DEI DEPUTATI, Discussioni, XXI Legislatura, 1 3 sessione, p. 2237. 10 "Popolo Romano," 28 marzo 1901. BibliotecaGino Bianco 59

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