Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La T1·iplice Alleanza Questi elementi permettono di comprendere perché Crispi potesse dire nel discorso di Torino del 25 ottobre 1887: Siamo, nel continente alleati colle potenze centrali; sui man procediamo d'accordo con l'Inghilterra 49 ; e che cosa intendesse Bismarck il 14 agosto 1889, quando diceva: L'Inghilterra, quantunque non parte contraente della Triplice Alleanza, la co- • 50 steggia. E non a torto poteva dire l'on. Depretis, nel febbraio del 1887, nel Consiglio dei Ministri: In quanto all'Inghilterra devo aggiungere che mai nessun gabinetto in Italia avreb– be osato sperare di ottenere ciò che il nostro conte de Robilant ha ottenuto: la nostra posizione è ora assicurata in terra e in mare. 51 6. L'Inghilterra e la Triplt"ce Alleanza Questa vera e propria accessione, per quanto indiretta, dell'Inghilterra alla Triplice Alleanza è un fatto di capitale importanza per la storia succes– siva dell'alleanza. Essa si comprende, quando si consideri l'opposizione, che esisteva nel 1887 fra la politica coloniale inglese e la politica coloniale della Russia e della Francia. Nel periodo, che va dalla crisi orientale del 1840 ai primi del secolo XX, la politica estera inglese, specialmente quando erano al governo i conserva– tori, ha avuto come movente fondamentale il sospetto della Russia nell'Asia e nel Mediterraneo orientale. 52 E da questo lato l'Inghilterra vedeva coincide– re la sua politica estera con quella dell'Austria-Ungheria, in quanto l'Impe– ro danubiano era in concorrenza colla Russia nella penisola balcanica, e con quella della Germania in quanto questa aveva interesse a sostener l'Austria– Ungheria contro la Russia. Il Congresso di Berlino rilevò l'accordo fra l'Inghilterra, l'Austria e la Germania. 53 L'intimità andò consolidandosi negli anni successivi. L'Impero tedesco - scriveva Bismarck il 10 sett. 1879 al re di Baviera, rendendogli conto delle trattative con l'Austria per la conchiusione dell'alleanza difensiva riguardo al– la Russia - l'Impero tedesco, in lega coll'Austria, non mancherebbe dell'appoggio del- 49 PALAMENGHI-CRISPI, olitica estera, pp. 184-90-94-268; cfr. CHIALA, Triplice e Duplice, PP, 701 sgg.; SrNGER, Gesch. d. Dreibundes, p. 87. 50 PALAMENGHI-CRISPI, olitica estera, p. 341. Cfr. Ibidem, 190-94-268; CHIALA, Triplice e Duplice, pp. 448 sgg.; SINGER, Geschichte des Dreibundes, p. 87. 51 CHIALA, Triplice e Duplice, p. 703. I meriti di questi accordi sono stati attribuiti, non si sa perché, dall'Helmolt a Crispi: SINGER, Gesch. d. Dreibundes, p. 257. 52 TRUBEZKOI, La Russia come Grande Potenza, Milano, Treves, 1915, pp. 21 sgg. 53 WERrnEIMER, Graf Julius Andrassy, Stuttgart, deutsche Verlags-Anstalt, 1911-13, II, 296 sgg., 376 sgg.; III, 26 sgg., 223, 308. 17 BibliotecaGino Bianco

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