Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 18 67 per invadere il territorio pontificio - tentativo che lo condusse a n;rarsi con le truppe francesi a Mentana - ebbero parte notevole anche s~ouni abili agenti bismarckiani. 23 Alla vigilia della guerra del 1870, temendo a e B. k . ·1 J k . n'alleanza italo-franfese, 1smarc venne a trattative - 1 un er ant1- ~ivoluzionario... in Germania' - con Mazzini per favorire con armi e denari un movimento repubblicano in Italia. 24 Caduto il pericolo di quest'al– leanza, Bismarck ruppe i contatti con Mazzini. Ma non cessò dalle manovre per seminare dissidi. Nel noyembre del 1870 eccitò i governanti italiani ad approfittare dellQ sfa~elo_milit~re.francese ~e~ impadronirsi ~i Nizza. I 1 ~ re, Visconti-Venosta, tutti gh uomm1 responsabili della Destra, rifiutarono con indignazione. 1125 Bismarck fu assai irritato da questo rifiuto e dai moti di simpatia, che si manifestarono in Italia verso la Francia sconfitta ed abbattuta. 26 Era furibondo specialmente contro Garibaldi, che nel 1867 era stato respinto dalle truppe francesi, sulla via di Roma, a Mentana; e dopo Sedan capitanò un corpo di volontari in soccorso della Repubblica francese. Ma il malumore bismarckiano non fu di lunga durata. La Francia restaurava con rapidità meravigliosa le sue forze militari e finanziarie, e Bismarck vedeva sorgere ed ingigantirsi dinanzi ai suoi occhi quello, che l'ambasciatore russo, conte Schuvaloff, chiamava "le cauchemar des coali– tions ": cioè la preoccupazione che tra la Francia e l'Austria o tra la Francia e la Russia si formasse un'alleanza antigermanica. Il convegno di Berlino, settembre 1872, fra gli imperatori di Germania, di Russia e d'Austria; la convenzione militare russo-tedesca del 24 aprile 1873; l'accordo austro-russo del 25 maggio successivo; e l'adesione data il 22 ottobre 1873 dall'imperatore di Germania a quest'accordo,2 7 creando la cosf detta "Lega dei tre imperatori," sembrarono isolare la Francia in Europa e mettere la Germania al sicuro da ogni sorpresa. Infatti la con– venzione russo-tedesca stipulava la solidarietà militare fra la Russia e la Germania per il caso che l'una o l'altra fosse aggredita da una terza Po– tenza europea; l'accordo austro-russo impegnava l'imperatore Francesco Giuseppe e lo zar Alessandro II a discutere con spirito amichevole tutte le divergenze, che potessero nascere fra loro nei problemi balcanici, e a concertarsi per un'azione comune qualora un'altra Potenza minacciasse la • 23 " ... tutti i garibaldini dicono in segreto - a cento - che hanno denaro dalla Prussia. ~tòG\pervenuto qui anche da altre fonti. Alla diceria poi presta la probabilità il pensiero che, se E gh~ metto di Berlino vuol separare l'Italia dalla Francia, il mezzo è bene scelto" scriveva da d n 1 1 nbnel settembre 1867 Michelangelo Castelli, in CHIALA, Pagine, I, 25. Cfr. BERNHARDI, Aus em 24 e en,. YII, 326; 350; VIII, 81-86, 100, 113, 116-18. MATIER, Bismarck, II, 641. 25 Polztzca segreta italiana, 338 sgg.; CHIALA, Pagine, I, 84; KING, Mazzini, 218. m RoTIIAN, L'Allemagne et l'Italie, II, 169-71; SOREL, Hist. dipl. de la guerre franco-alle– guande, i• 384; CmALA, Pagine, I, 85. - Stosch, intendente generale dell'esercito prussiano nella ra)r~a el 1870_, scrive a Robilant il 14 ottobre 1870: "Avant de partir de Berlin (per la guer– pr ldr v1us ava1s encore écrit. Je vous faisait la proposition à devenir nos alliés et à venir vous en 26 e a Nice et la Savoie. Vous avez préferé Rome." 27 C~IALA, Pagine, I, pp. 92-3. Dze grosse Politik der europiiischen Kabinette, I, 20.3, 206-7. 155 BibliotecaGino Bianco

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