Guerra o neutralità? contro un avversario inespugnabile, la guerra sarebbe sempre una ridicola follia. Per mezzo secolo l'Austria ci ha tenuto le ginocchia sul petto, finché · era piu forte di noi. E noi abbiamo dovuto soffrire, tacere, servire. Oggi l'Austria è mezzo sconquassata, e noi possiamo guardar l'Austria da pari a pari. Domani, quando essa si sia cavata dal mal passo, non sarà piu cos1: essa ritornerà alle arroganze, noi alle miserie passate. Perché lasciar passare questo attimo fuggente senza assicurarci meglio per l'avvenire? Eccolo qua il nostro " sacro egoismo." IX. La guerra e la pace Siamo noi, dunque, militaristi e guerrafondai assetati di sangue? Per quanto la guerra sia un fatto orribile e odioso, noi non possiamo disconoscere che vi sono paci piu orribili e piu odiose della guerra: sono le paci, che consumano a fuoco lento i popoli; le paci, di cui una nazione approfitta, mentre la nazione vicina vede soffocate in esse tutte le proprie energie economiche e morali; le paci, in cui i lavoratori muoiono, non tutti in un giorno sul campo di battaglia, ma estenuati giorno per giorno dalla fame, massacrati nei tumulti civili, abbrutiti dalla miseria e dall'ignoranza; le paci, da cui i paesi non sono devastati in un giorno solo, salvo a rifarsi in un paio d'anni, ma sono impoveriti ed esauriti ora per ora, minuto per minuto, e resi incapaci per secoli a rialzarsi. A queste paci la guerra è preferibile mille volte per una nazione, quando vi sia una sufficiente sicurezza che la guerra riesca vittoriosa. Come nelle lotte sociali è pazzo chi sbraita ad ogni passo di barricate -e di rivoluzione, ma è ingannatore o vile chi abdica incondizionatamente al diritto della violenza; cosi, nei rapporti internazionali, il desiderio energico, ardente, sincero della pace deve essere subordinato sempre al desiderio energico, ardente, sincero del bene del proprio paese. La pace, di cui ha goduto l'Europa dal 1882 ad oggi, è stata ben utile ai tedeschi, che, per mezzo della Triplice Alleanza, hanno visto scaricata su noi una buona dose di quelle spese militari che avrebbero dovuto pagare essi per difendersi c~ntro la Francia. Noi abbiamo fatto per lunghi anni gli scherani della Germania contro la Francia; e abbiamo fatto gli scherani a nostre spese. E mentre la ricchezza della Germania cresceva, anche in grazia del nostro aiuto e dei nostri sacrifizi, e i lavoratori tedeschi si dividevano con la borghesia tedesca i profitti della loro meravigliosa prosperità nazionale, lo sviluppo economico dell'Italia rimaneva dalle troppe spese militari inceppato e paralizzato. Quanti lavoratori sono stati uccisi nei tumulti di fame dal 1883 ad oggi? Quanti lavoratori italiani, costretti dalla miseria ad emigrare, hanno seminato delle loro ossa le cinque parti del mondo? Quanti lavoratori italiani sono mort{ in patria di malattie incubate dall'indigenza? Quante terre sono rima473 BibliotecaGino Bianco
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