Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Guerra o neutralità? Tunisia, della Corsica, di Nizza, di tutto ciò che ci offrono i pubblicisti tedeschi se rimaniamo incatenati alla Triplice Alleanza. I nostri confini si estenderebbero molto sulle carte geografiche; ma quale libertà di iniziative avrebbe piu il nostro paese nella sua politica estera, di fronte all'indisputato e indisputabile predominio del blocco austro-germanico? A chi ci uniremmo nel caso di un dissidio fra noi e i dominatori del mondo? Non saremmo noi ridotti, insieme a tutte le altre potenze d'Europa, alle condizioni di stato vassallo? Nel 1882 - sono fatti notissimi e sottratti ad ogni possibilità di contestazione - l'Italia dové entrare nella Triplice Alleanza, perché era nemica della Francia e perché grazie all'amicizia anglo-tedesca non avrebbe potuto fare assegnamento neanche sull'aiuto dell'Inghilterra nel caso di un suo dissidio con la Duplice austro-germanica. Rifiutandosi di entrare nella Triplice, si sarebbe trovata isolata contro un assalto austriaco. Italia e Austria, dicevano i nostri diplomatici, non potevano essere che o nemiche o alleate. Ma alleanza significò sempre per noi vassallaggio, finché le relazioni con la Francia furono cattive, e finché l'amicizia anglo-tedesca rimase intatta. Quando cominciò l'Italia a godere di una maggiore libertà d'azione? Quando, ricostituitesi verso il 1900 le buone relazioni italo-francesi, nata la rivalità anglo-tedesca e l'intesa anglo-francese, l'Italia poté minacciare di abbandonare la Triplice e di passare nel campo opposto, qualora i suoi interessi e la sua dignità non venissero meglio rispettati dagli alleati. Solo allora il ventennale vassallaggio cominciò ad avere almeno l'apparenza di una alleanza a condizioni non del tutto ineguali. Disfatte domani l'Inghilterra e la Francia, quale via di ritirata avremmo noi, il giorno in cui non ci convenisse piu l'amicizia austro-germanica? Si badi bene_:mentre sarebbero messe fuori combattimento le due potenze occidentali, sarebbe ridotta all'impotenza anche la Russia: cioè sarebbero abbandonati in balia dell'Austria gli stati balcanici. Cioè l'Austria potrebbe minacciarci non solo dal Trentino e da Pola, ma dalle coste del basso Adriatico. E noi non potremmo fare piu assegnamento su una intesa militare col Montenegro e con la Serbia: le cui forze, anzi, sarebbero assorbite nel sistema militare austro-ungarico e aumenterebbero la nostra inferiorità. Per il basso Adriatico - dicono i triplicisti - l'Italia è assicurata dai trattati italo-austriaci per l'integrità e l'autonomia dell'Albania. Ma i trattati - ce lo hanno detto e ridetto chissà quante volte i tedeschi, e lo hanno dimostrato nel caso del Belgio - sono cartaccia da buttare nel cestino; quando l'altro contraente non abbia la forza di farli rispettare. E a quei trattati l'Austria si è ridotta, appunto per evitare il pericolo che cercassimo la garanzia dei nostri interessi fuori della Triplice. Ora quale possibilità di difesa e di offesa ci rimarrebbe piu il giorno in cui le potenze estranee alla Triplice fossero prostrate? L'Austria - dicono i triplicisti - ci può abbandonare Valona e l'Alba459 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==