Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Guerra o neutralità? 1 / I. Una questione pregiudiziale Quali sono i "vitali interessi," quali le "legittime aspirazioni," alla cui realizzazione deve tendere oggi il " sacro egoismo " dell'Italia? Né il Governo, che· ha usato queste formule, né la Camera, né il Senato, che le hanno applaudite, le hanno finora in alcun modo concretate. Tutti hanno votato la fiducia nel Governo, ma ciascuno interpreta a modo proprio gli oracoli del Governo. I triplicisti sperano che il "sacro egoismo" italiano dell'on. Salandra ci conduca o prima o poi contro la Triplice Intesa. Gli antitriplicisti garentiscono che le "legittime aspirazioni" dell'on. Salandra si dirigono senza esitazioni verso il Trentino e verso l'Istria. I piu aspettano a vedere dove alla fine soffierà il vento per scegliere i "vitali interessi" dell'Italia: questi, se vincerà la Triplice Intesa, prenderanno la via dell'Austria, se vincerà il blocco austro-germanico si volgeranno verso l'Africa: sono gli aspiranti saccomanni della guerra attuale, e si aiutano a gridare: "Italia, Italia." Chi non la pensa come essi non è buon italiano. Ma tutti procedono a base di affermazioni altrettanto generiche quanto categoriche. E la grande maggioranza del paese, disorientata da tante affermazioni contrastanti e indeterminate e indimostrate, impiega tutto il suo tempo a discutere: dobbiamo rimanere neutrali? dobbiamo intervenire? come, quando dobbiamo intervenire? Ora lasciare nell'ombra gl' " interessi " dell'Italia, evitando ogni discussione che tenda a definirli, e battagliare solo intorno all'indovinello se la neutralità sia utile o dannosa, se l'intervento sia pericoloso o necessario, significa semplicemente trattare un problema insolubile. L'intervento nella guerra o la neutralità non possono essere fini a se stessi: sono i mezzi che si devono usare per raggiungere un fine. E questo fine è la tutela e l'incremento degl'interessi materiali e morali de1l'ltalia. Se quella tutela e quell'incremento potessero raggiungersi colla neutralità, non sarebbe delitto, non sarebbe stoltezza preferire il mezzo della guerra? E se non si potessero raggiungere che con la guerra, non sarebbe stoltezza, non sarebbe delitto rinunziare ad essi per fiacco amor di pace? E se non fosse necessaria la guerra vera e propria, e bastasse una semplice minaccia di guerra, 1 Questo saggio che porta la data del i gennaio 1915, è il primo numero di una collezione intitolata Problemi italiani, pubblicata da Ravà e C., Editori, Milano, e in esso sono stati inclusi anche brani di articoli qui riportati. Nel paragrafo I sono riportate parti dell'articolo Il Ministero e il Paese, e precisamente quello che si trova in questo volume a pp. 425-26; nei paragrafi III e IV è riprodotto, salvo lievi modifiche formali, l'articolo Per l'indipendenza dell'Italia e precisamente quello che si trova in questo volume a pp. 398-402; nel paragrafo VI è riprodotto l'articolo Il Trentino e l'Italia, che si trova in questo volume a p. 405; nel paragrafo VII sono riprodotti brani dell'articolo Il problema adriatico e problema mediterraneo, e precisamente quello che si trova in questo volume a pp. 479-481; nel paragrafo VIII sono riprodotti brani dell'articolo I legami della Triplice, e precisamente quello che si trova in questo volume a pp. 451-453. [N.d.C.] 455 BibliotecaGino Bianco ,

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