Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Il problema ddl' Alto Adige un problema da non affrontare a cuor leggero (p. 22); non è impresa facile costringer quelle genti straniere a rifugiarsi di nuovo dietro la mal sul)erata barriera dei monti (p. 19). Ma niente preoccupazioni! Il diritto di nazionalità, ha la precedenza sul diritto di residenza, come il diritto di proprietà è superiore al diritto di possesso. E siccome il diritto di nazionalità non soffre prescrizioni, cosi contro di esso non può accamparsi il diritto dell'incolato, anche se generazioni e generazioni d'intrusi potessero provare un loro lungo soggiorno sia pure indisturbato e incontraddetto. Se (come_ è quasi sempre) la genesi della loro presenza colà fu la conquista o l'usurpazione aperta o insidiosa, i'diminazione loro è diritto conservato alle genti autoctone, diritto che non soffre prescrizioni né menomazioni. Codesto postulato implica, è vero, un corollario spietato: il diritto perenne di espulsione dei popoli intrusi. Il quale corollario ha aspetto ripugnante ai cuori gentil.i, che esitano di fronte alla prospettiva di strappare da quei campi e da quelle case famiglie imbelli, che l'ebbero dai padri loro, e che si vedrebbero scacciate sol perché di razza straniera. Però un sentimento che, in condizioni diverse, sarebbe rispettabile e santo, qui degenererebbe in sentimentalità sbagliata. Perché qui, nel caso che facciamo, non si espelle l'individuo - che rappresenta un'innocenza - ma in lui si espelle la sua specie - la quale rappresenta una colpa originaria. Invano si invocherebbe il rispetto alla Umanità, sovrapponendolo al rispetto per la Patria giacché l'Umanità si rispetta e il suo culto si integra purgando le Patrie da ogni impronta di inquinamenti e di ingiustizie, presenti o passate. Onde dedurremo che nei paesi di frontiera, entro cui sconfinarono gente di nazionalità diversa e nemica, non debba arrestare il ristabilimento dd diritto nazionale la circostanza, che per l'ingiuria antica questi paesi cangiarono ormai razza, lingua, costumi e fede. La primitiva nazionalità, che da qud sopruso fu offesa, può sempre negli evi seguenti retrospingere i discendenti di quelle schiatte forestiere entro il confine, e rivendicare 3!l sangue suo quelle terre, anche con la cacciata in massa dei rampolli dei primordiali usurpatori. Da codesto principio scende il diritto italiano di sfrattare e ricacciare oltre il Brennero gl'inquinamenti germanici, ormai quasi esclusivamente sopraffacenti nella regione dell'Alto Adige. E codesto principio, che nella difesa reintegrazione delle nazionalità conclude non potersi tener conto degli ostacoli di cuore, ha, a mio modo di vedere, delle conseguenze ancor piu violente. Fra queste sostengo il corollario inflessibile, che cioè il principio etico della nazionalità, astrattamente considerato, deve sovrastare alla stessa volontà dei cittadini, se questa si manifestasse in senso contrario al principio istesso. E in virtu di codesto imperativo l'Italia deve affermare la nazionalità sua nelle sue terre di confine, anche se i terrieri volessero serbarsi fedeli alle antiche signorie... I 200 mila tedeschi, che inquinano l'Alto Adige, dovranno subire la pena biblica delle colpe dei padri il.oro... I tedeschi dell'Alto Adige compresi nd nostro confine non avranno da temere atti coercitivi, se sapranno essi stessi intendere le naturali conseguenze dell'incolato cisalpino. Per la serietà dell'Italia Lo scrittore di queste pagine, che non è certamente uno sciocco, è troppo appassionato per ragionare con le regole solite del ragionamento: brucerebbe il mondo intero per cuocere il suo uovo. 445 JO. Jfeca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==