"Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 irredentismo, sloveno, purtroppo, non potremo evitarlo da ora in p01 1n Istria se... ammazzeremo l'orso dopo averne venduta, come stiamo facendo, la pelle. Che necessità abbiamo di metterci addosso anche un irredentismo tedesco, che sarebbe assai piu difficile, per non dire assolutamente impossibile, eliminare? Passato questo momeiftO di crisi, noi dobbiamo cercare di ristabilire relazioni amichevoli coi tedeschi. Perché elevare fra noi ed essi una barriera di odio permanente? Dove, come nella Venezia Giulia, il criterio etnico è insufficiente, occorre lasciarsi guidare dalle opportunità della difesa militare. Ma nel Trentino la barriera militare - magnifica barriera inespugnabile - coincide quasi perfettamente con la frontiera etnica. Al di là della linèa militare, a monte di Salorno, possiamo estendere il · confine politico fino alla linea del regno italico, in modo da aggregarci la massima parte delle terre miste. Qualche nucleo italiano, che rimanesse al di là, sarebbe compensato dalle masse tedesche che rimarrebbero al di qua: ma queste masse, ridotte assai di numero, mescolate con masse italiane, sarebbero assimilabili con minori difficoltà. La conca dell'Alto Adige rimarrebbe cosi divisa fra due stati: la zona ·italiana del sud avrebbe •alle spalle una magnifica linea naturale e militare difensiva, fra il monte di Cevedale e le Cime di Lavaredo; la zona tedesca del nord avrebbe alle spalle la linea difensiva del Brennero. Della intera conca si potrebbe fare un territorio doganale libero. Qualche opportuno patto fra i due stati potrebbe garentire i diritti scolastici delle minoranze. È una situazione ideale per due popoli, che vogliano assicurarsi ciascuno una difesa solidissima, e non abbiano pretese di sopraffazione. N azional.ità e incolato Ho sotto gli occhi un altro opuscolo, intitolato Per i confini della Patrta (Roma, A. Quattrini, 3 dic. 1914). Lo stile e la comunanza di alcune argomentazioni dimostrano che appartiene alla medesima mano che ha scritto L'Alto Adige. I tedeschi che "inquinano l'Alto Adige " (p. 27), che erano 160.000 n~l _primo· opuscolo, diventano '200.000 qui. Si vede che l'aritmetica è un'op1mone. E il carattere e le tradizioni e le tendenze di questa popolazione tedesca non sono certamente tali da render facile l'assorbimento (p. 28): ' e questo 444 • Biblioteca Gino Bianco
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